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Supplemento del settimanale satirico
SOR PAOLO iscritto nel Registro
della Stampa del Tribunale
di Teramo con il numero 544
18 dicembre 2005

Una pernacchia lo seppellirà

23 aprile 2013

Ricordo il popolo delle primarie del Pd, in fila ai tavoli dei gazebo, impegnato a versare l'obolo per avere il diritto di votare e scegliere tra Renzi e Bersani. A quel popolo era stato promesso il rinnovamento da entrambi i contendenti principali (gli altri contavano poco). A modo suo, anche Bersani lo prometteva, anche se meno esplicitamente di Renzi. E il popolo votava, dopo aver versato l'obolo, che ora fa pensare tanto a quello che chiedeva Caronte per traghettare l'anima dei defunti fino all'Ade, facendoli salire a bordo della sua funerea imbarcazione.

La promessa era di rinnovare il PD e di utilizzare il PD coma un magico strumento di rinnovamento dell'intera sinistra e di tutto il paese. Tra gli acronimi spregiativi e derisori che in queste ore si stanno diffondendo, sulla stampa e sui social network, annoveriamo anche quello di Profonda Delusione, degli iscritti e dei simpatizzanti e perfino dei quadri dirigenti periferici, per tutto il processo di autodistruzione che è stato compiuto nell'elezione del Presidente della Repubblica. Sono stati immolati prima Marini e poi Prodi sui roghi di una nuova e paradossale caccia alle streghe, in cui le streghe cacciate e poi bruciate vive sono state le aspirazioni di tutto quel popolo che anelava al rinnovamento. Quel che accadrà nelle alte sfere del partito e di quel che ne è rimasto sarà oggetto di analisi e valutazioni sulla stampa nazionale e nei luoghi deputati a riflessioni generali. Qui voglio soffermarmi a considerare gli effetti devastanti che quanto è accaduto avrà in periferia, anche qui da noi, in Abruzzo e a Teramo, dove la sinistra pensava di poter avere un successo elettorale che adesso non può non essere considerato soltanto come una vaga e sterile chimera. Anche qui da noi pareva più che probabile che al prossimo appuntamento elettorale le attuali amministrazioni di centrodestra, penalizzate dal loro mal governo, potessero essere soppiantate da candidati del centro-sinistra. E piuttosto agevolmente. Ma ormai è evidente che non sarà così. Non potrà essere più così
  Non è possibile valutare di quanti punti percentuali calerà il consenso elettorale, ma è pensabile che possa parlarsi di una vera valanga. Anche il malessere interno del partito e la forte delusione avranno il loro peso e porteranno alla débacle. Quali che saranno i candidati, e sarà difficile trovarne di validi, essendo tutti votati alla sconfitta certa, sarà un tracollo. Quanti avranno il coraggio e la temerarietà di candidarsi verranno sbaragliati. Una pernacchia li seppellirà. Non pochi nel PD, specie tra i più giovani, lo sanno. Lo striscione affisso ed esposto nelle finestre della sede teramana è assai eloquente e riassume le frustrazioni, la rabbia, lo sconcerto pere quanto è avvenuto, ma anche la preoccupazione per quanto sta per avvenire. E' del tutto evidente che, pur di salvare se stessi, i maggiorenti del partito sono disposti a sacrificare il partito e le sue aspirazioni politiche e stringere l'abbraccio mortale con una destra impresentabile che li asfissierà. Con che coraggio torneranno nelle loro aule i consiglieri comunali, nei loro uffici i sindaci, nei loro scranni i consiglieri regionali? I profili facebook dei vari protagonisti delle scelte - assunte o subite - di quello che fu anche il partito di Berlinguer (uno per tutti quello di Stefania Pezzopane), sono un continuo florilegio di critiche e perfino di insulti. Il sentimento prevalente nella base è quello della vergogna. Ci si vergogna a dirsi elettori del PD, a dirsi elettori di sinistra, ci si vergogna a vedere il sorriso stampato sul volto del caimano Berlusconi. Ci si vergogna a vedere il pianto - coperto dalle sue stesse mani - sul volto del cittadino di Bettola, che ha visto caratterizzare il partito che ha diretto fin qui - fino alle sue dimissioni - proprio dalla squallida atmosfera che c'è nei luoghi che il nome del suo paese di origine richiama nel suono e nel significato. Tutto il PD è parso in parlamento una bettola, in cui avventori avvinazzati si sono esibiti nel dare il peggio di sé, in risse e bestemmie e scontri di ogni tipo, espressioni scurrili e comportamenti plebei.
  Come potrà non vergognarsi chi sarà proposto come candidato sindaco del centro-sinistra in contrapposizione a Brucchi e a chi (non sappiano ancora chi è) sarà proposto dal movimento a 5 cinque stelle? Come potrà non vergognarsi chi sarà chiamato a sfidare Chiodi? Chi oserà più mettere la faccia e il nome in un'operazione che non potrà non apparire suicida? In un paese che soffre, in una città che langue, come la nostra, in una regione in cui si spacciano per successi gli insuccessi, chi potrà più parlare di rinnovamento stando a sinistra? Chi potrà anche solo avere il coraggio di aprire la bocca in un clima di così generale mancanza di credibilità? E il peggio ancora non è venuto. Elettori del Pd, preparatevi a vedere altri scandalosi scempi delle spoglie del vostro partito. Preparatevi ad avere lo stomaco sufficientemente forte per non vomitare, quanto vedrete uomini del vostro schieramento governare di nuovo fianco a fianco di politiche che hanno portato l'Italia sull'orlo del baratro e si preparano a dare la spinta finale per farcela cadere dentro, pur continuando a dire di volerla salvare. Anche i vostri dirigenti, elettori del PD, dicevano di voler salvare l'Italia e alla fine hanno pensato solo a salvare se stessi, nemmeno riuscendovi, perché prima o poi saranno travolti e finiranno per pagare il fio delle loro colpe.
  Il documento diffuso da un gruppo di giovani dirigenti teramani del partito si conclude con un giudizio assai duro e dice testualmente: "Noi Giovani Democratici della provincia di Teramo, non condividendo assolutamente la scelta fatta e provando vergogna per ciò che è successo in questi giorni, abbiamo deciso di autosospenderci da ogni carica all'interno del Partito Democratico, poiché ormai difficilmente riusciamo a riconoscerci in esso e nella sua classe dirigente.". In ogni parola si nota un senso di disperazione profonda che è angoscia pura. Per alcuni di questi giovani ci vorranno cure disintossicanti e sedute sul lettino dello psicanalista. Perché le pernacchie degli elettori finiranno per sommergere e seppellire anche loro, incolpevoli (o forse colpevoli alla pari dei loro dirigenti, per averli sostenuti e per averli giustificati quando non erano pochi coloro che da tempo li criticavano. Gli errori che sono stati compiuti sul piano nazionale sono gli stessi che sono stati compiuti dalle nostre parti. Candidare Ginoble non è stato una scelta di rinnovamento, non lo è stato candidare Marini e non lo è stato nemmeno candidare la Pezzopane, che aveva perso le elezioni provinciali. Nessun segno di cambiamento era stato dato nel corso delle primarie e nemmeno nel cominciare a fare le prime proposte di candidature per le prossime elezioni amministrative.
  Ovunque e comunque il PD teramano ha continuato a riproporre le stesse vecchie cariatidi, a perpetuare gli stessi riti e a frapporre le stesse giustificazioni di fronte alle critiche sempre più generalizzate che venivano ormai da più parti. Ora il PD pagherà, pagherà tutto. E una pernacchia lo seppellirà.

Elso Simone Serpentini

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