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Supplemento del settimanale satirico
SOR PAOLO iscritto nel Registro
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di Teramo con il numero 544
18 dicembre 2005

Team: quante opacità
nel bilancio?

22 agosto 2014

Maria Cristina Marroni, consigliere comunale di Teramo della lista Pomante (si chiama ancora così?) ha avuto da ridire, e ha ridetto, sulla nuova composizione del consiglio di amministrazione della Team, e ne ha sostenuto l’illegittimità, per varie ragioni, aggiungendo che esso dovrebbe automaticamente decadere. Ho letto la argomentazioni e i dubbi avanzati, ma non intendo qui farne un’analisi né trarne giudizi. Non intendo nemmeno avventurarmi in qualche considerazione sui nomi del nuovo presidente e dei due nuovi consiglieri. Potrei farlo, ma resisto alla tentazione e rinuncio.

Non posso però non approfittare dell’occasione per dire la mia su come la Team svolge il ruolo e le funzioni che le vengono affidate, sul grado di efficienza del servizio erogato e sul costo di gestione, esagerato, di quel che continua ad essere, nonostante i buoni propositi, un carrozzone usato a fini elettorali e politici. Ancora una volta i fini vengono confusi con i mezzi e la mistificazione è inaccettabile. Il prezzo pagato dai cittadini per la raccolta porta a porta è enorme, sia sul piano individuale che familiare, spropositato e assolutamente ingiusto, per una serie di ragioni che sarebbe fin troppo facile, ma estremamente noioso, elencare e riprendere in considerazione. Metri quadrati, numero dei componenti del nucleo familiare, coefficienti e calcoli… quel che conta è che la bolletta finale è una botta che non dà respiro, per un servizio che in fondo pienamente efficiente non è. Problematiche inerenti agli strumenti tecnici, ai mezzi che assicurano la raccolta, agli uomini impiegati, ai turni e alla loro disciplina vengono periodicamente riferite dalla stampa, sia pure a singhiozzo e senza una compiuta inchiesta giornalistica. Inadeguatezze e superficialità, inefficienze vere e proprie, limiti e modalità di raccolta e di comportamento rientrano nell’ambito dell’esperienza comune dei cittadini, che periodicamente avanzano, ora in una zona ora in un’altra della città, lagnanze di ogni tipo.
   Ma non voglio soffermarmi nemmeno su questi argomenti e, in alternativa, voglio provare a fare alcune riflessioni di più largo respiro e su un orizzonte più vasto.
   E’ certo che tra il costo che pagano i teramani per la raccolta differenziata e la qualità del servizio c’è un’enorme sproporzione. E’ altrettanto certo che ci siamo molti sprechi nella gestione della Team e che alcuni, se non molti, di essi siano dovuti ad una utilizzazione elettoralistica dell’ente. E’ pure certo che si potrebbero utilizzare meglio le tante risorse che vengono accumulate succhiando il sangue ai cittadini, così come è certo che tutto costerebbe di meno se i cittadini fossero più esemplari nel differenziare e più corretti nel proprio rapporto con i rifiuti domestici, oltre che meno tentati dall’evasione. Ma è anche più che legittimo porre dei dubbi sul modello stesso scelto per il porta a porta teramano, soprattutto se confrontato con quello di altre città e di altre amministrazioni.
   C’è un grande dibattito su quale possa essere ritenuto il sistema più avanzato e innovativo nella raccolta differenziata dei rifiuti e nel successivo smaltimento. Sono in atto nei diversi comuni italiani, sia in quelli più grandi che in quelli più piccoli, diverse sperimentazioni. Tra quanti hanno scelto il porta a porta si registrano diversi ripensamenti, la maggior parte dei quali è determinata dal costo insostenibile in assenza di consorzi tra comuni o forme di collaborazione tra comuni vicini.
   Quel che è certo è che la Team ha un bilancio che presenta non poche criticità e non poche opacità. Oltre che molte contraddizioni. Il consiglio di amministrazione uscente ha vantato un bilancio in attivo, sia pure di poco, e ha parlato di “virtuosismo apprezzabile”, di un quadro di ottimismo frutto della ridotta esposizione bancaria della Team e di una solvibilità nei pagamenti ai fornitori che non va oltre i 90-120 giorni.
   A fronte di questo ottimismo vantato, ci sono però gli alti esborsi dei cittadini teramani, che sono diventati sempre più alti e gli alleggerimenti sono solo oggetto di annunci per gli anni successivi. Già nelle tariffe Tia del 2015, ha annunciato il consiglio di amministrazione uscente, le cartelle dei contribuenti teramani saranno alleggerite. Toccherà al nuovo dare concretezza e realtà a questa promessa, ma per ora non c’è molto da sperare, vista la tendenza finora in atto. Non sono poi rosee le speranze nel miglioramento dei costi di smaltimento dei rifiuti, che si aggiungono nel bilancio della Team ai costi di gestione della raccolta. Va da atto e merito ai consiglieri grillini che hanno parlato tempo fa di “una cortina fumogena” sui numeri del bilancio dellaTeam e sull’incidenza dei costi del personale. Giustamente è stato fatto notare che è contraddittorio vantare meriti e bilanci positivi e in attivo e veder schizzare alle stelle la tariffa dei rifiuti, nonostante in campagna elettorale il sindaco Brucchi avesse promesso una riduzione del 40%.
   Il timore è che fra non molto ci si possa trovare di fronte ad un’altra voragine finanziaria, dopo quella della Ruzzo Reti e di altre realtà teramane. Non è che si prepara un altro botto a sorpresa, tra un porta a porta e l’altro?

Elso Simone Serpentini

 

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