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Supplemento del settimanale satirico
SOR PAOLO iscritto nel Registro
della Stampa del Tribunale
di Teramo con il numero 544
18 dicembre 2005

Uno, bino, trino… quattrino

15 agosto 2014

Devo confessarlo. In questi giorni sono distratto. Distratto per molti motivi e per tante cose. Il mare, l’estate, il dopo mare… ci si è messo poi il ritorno nel Lombardo-Veneto e, passato il Rubicone all’incontrario rispetto alla direzione di marcia di Cesare, le cose teramane si vedono con una trascuratezza che è naturale. Da lontano gli accadimenti paiono diversi.

Così, quando ho letto la notizia di D’Amico, il Rettore D’Amico, scelto come nuovo presidente dell’Arpa, lui che è presidente dell’Istituto Musicale “Braga”… ho pensato ad uno scherzo, uno scherzo non di Carnevale, ma di Ferragosto. Anche perché qualcuno aveva espresso proprio questo giudizio, in un commento pubblicato non mi ricordo più dove. Nella nebbia della distrazione citata sopra, ho dovuto riverniciare alcune informazioni, rimettere a punto alcuni infissi e alcune suppellettili nell’armamentario delle cose che so di Teramo e dei teramani. Ho nutrito non pochi dubbi. Mi sono detto: ma il Rettore D’Amico è ancora Rettore dell’Università di Teramo? Anzi, c’è ancora una Università a Teramo? C’è ancora, e D’Amico ne è il Rettore.
   Allora ho cominciato a mettere in dubbio altre conoscenze. Ma D’Amico è ancora presidente del “Braga”? No, forse non lo è più. Lo è stato, ma non lo è più. O lo è ancora? Ma è vero che è stato scelto da Luciano D’Alfonso come presidente dell’Arpa? E che D’Alfonso ha dichiarato che la sua nomina è diversa da quelle che le hanno precedute perché non è stata partitica? No, mi sono detto, non è vero. Se ne sono pubblicate tante di bufale in questi giorni, e forse non è vero che D’Alfonso ha fatto quella dichiarazione. Anzi, non ha fatto quella nomina e D’Amico è solo e semplicemente un Rettore di Università e non anche un presidente dell’Arpa e non più il presidente del “Braga”.
   D’altro canto, signori miei, come potrebbe fare una persona ad essere contemporaneamente queste tre cose, a presiedere questi tre enti, a prendere tre stipendi, ad assolvere a tre incarichi? E dove troverebbe il tempo per farlo, dovendo per di più assicurare un minimo di presenza in famiglia? Quindi è tutto un abbaglio. D’estate le notizie sono scarse e ci si appiglia sempre o ad una balena spiaggiata o ad un bosco incendiato o ad un Rettore di Università nominato anche presidente dell’Arpa. Bella la battuta di chi ha scritto che, presiedendo il “Braga”, D’Amico deve avere assunto competenze anche nel suono dell’arpa e strumenti musicali affini e quindi è del tutto legittimo e pacifico che sia stato chiamato a… Ballon d’essai… Non è vero niente. D’Amico per fare tutte queste cose dovrebbe essere uno, bino e trino… e anche quattrino, con tre stipendi da cumulare. Forse anche qualcosa di più… Giacché c’è, non potrebbe essere chiamato anche come nuovo direttore generale della Asl di Teramo? E non anche alla Ater al posto di Pierangeli? E allo Zooprofilattico? Siamo proprio certi di essere coperti definitivamente? Ma perché al posto di Nuzzo alla Fondazione Tercas sfigurerebbe?
   Uno, bino, trino, quattrino e anche cinquino… anzi, tombola! Ecco, D’Amico ha fatto tombola e D’Alfonso tira a sorte le palline e tiene in ordine e aggiornato il tabellone, coprendo con i fagioli e con i ceci i numeri già usciti. Un bel tabellone, con le caselle bianche e nere… Poi si dice che la gente compassata non conta! Le nomine… lo avevo annunciato che il vero D’Alfonso lo avremmo conosciuto al momento delle nomine, così come avevamo conosciuto il vero Chiodi quando aveva cominciato a farle. Le relazioni, le amicizie, le solidarietà, le fratellanze, senza e con le virgolette, si intuiscono e si evidenziano nel momento delle nomine e gli intrecci di squadre e compassi appaiono più certificabili in particolari momenti. Ne vedremo ancora delle belle. Non abbiamo che da aspettare al varco. Dal vaso di Pandora della politica lucianesca vedremo uscire di tutto e neanche la speranza si salverà, perché rimarrà chiusa in fondo al vaso, con i piedi trattenuti da una melmosa marmellata di rossi melograni.
   I due Luciani gongolano, e le loro casacche morbide brillano al sole dell’estate. A loro piace dormire sotto una bella volta stellata, che fa sempre tanto fino. I partiti? Non c’entrano… Certo che non c’entrano, D’Alfonso ha ragione. Magari ci entrassero! Il brutto è proprio che non c’entrano i partiti e io so bene quali soggetti c’entrano, tra quelli che dicono ai partiti in che direzione devono procedere e quali nomine si devono fare. Ho sempre dato precisi avvertimenti: analizzate le situazioni e i comportamenti, oltre che i curricula, e individuate l’eventuale presenza di sopravvalutazione, di trasversalità e di consanguineità (o contiguità). Questi tre elementi messi insieme costituiscono gli elementi di un identikit perfetto. Di chi? Di chi può essere uno, ma anche due, ma anche tre, uno, bino, trino e ovviamente… quattrino. Perché i quattrini piacciono a tutti e non li si rifiuta mai.
   Sovraccarico di lavoro? Manco a pensarci. Conflitti di interessi? In Italia? Ma dai… La commistione di generi e la contaminazione sono elementi positivi, non sempre, ma nel caso delle nomine sì, sempre. Io nomino te, tu nomini me, noi nominiamo voi, voi nominate noi… la litania è senza fine. D’Alfonso è stato eletto proprio per recitarne una che non avesse fine. Ora gli studenti universitari di Teramo prenderanno i mezzi dell’Arpa e andranno a seguire le lezioni musica al “Braga”, tutti e sempre sotto una stessa insegna. E la Team? Perché D’Amico non ci starebbe bene anche nella gestione dello smaltimento della monnezza teramana?
   I miei sogni di mezz’estate da teramano impenitente sono svaniti all’alba, qualche giorno prima di Ferragosto. Sul finire dell’estate arriveranno gli incubi e le notti insonni, al pensiero che pioveranno altre nomine in regione e luoghi simili e i nomi indicati saranno, tutti o quasi, gli stessi che potremmo leggere in alcuni elenchi che si chiamano “piè di lista”, se almeno ci fosse data la possibilità di leggerli. Ma non possiamo. Non potevamo e non potremo. Sono elenchi riservati. Segreti, no, ma riservati. Le nomine invece no, non sono riservate. Anzi… sì, sono riservate anche quelle, riservate solo a certi personaggi, sempre gli stessi.

Elso Simone Serpentini

 

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