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Supplemento del settimanale satirico
SOR PAOLO iscritto nel Registro
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di Teramo con il numero 544
18 dicembre 2005

Diario di un elettore 3

13 maggio 2014

Ho sognato (mi capita a volte) di dialogare personalmente con Socrate. Questa volta voglio offrire la trascrizione del dialogo.

SOCRATE – Hai visto che avevo ragione io? Ho lasciato detto (non scritto) che non era bene scrivere delle opere che poi avrei dovuto lasciare sole, indifese, esposte (senza poterle difendere), alle accuse e alle cattive interpretazioni di cretini ed imbecilli.

SERPENTINI – Socrate, effettivamente, è possibile scegliere i propri autori da leggere, ma non i propri lettori. Così capita che si possa essere letti anche da chi non sa leggere che parola per parola, senza capire il significato di ciò che legge.
SOCRATE – E non si può nemmeno mettere un filtro anti-cretini, così come voi mettete nei vostri computer, come li chiamate, degli antivirus. E’ capitato anche a te di scrivere e di non essere capito.
SERPENTINI – Mi è capitato tante volte, anzi, mi capita spesso.
SOCRATE – E questa volta non ti ha aiutato il mezzo di cui ti sei servito, prendendolo a prestito dal quel triste filosofo danese che scrisse un “Diario del seduttore”. Tu hai voluto scrivere un “Diario dell’elettore”…
SERPENTINI – …e c’è chi non ha capito che ero, appunto, non un giornalista o un analista politico, ma solo un elettore, un possibile elettore, che, trovandosi davanti liste e liste di candidati, non può che esprimere giudizi personali, soggettivi, di simpatia e antipatia, di conoscenza e di non conoscenza, di meriti e di demeriti, per decidere se andare a votare e se, andandoci, per chi...
SOCRATE – Come fa chi si siede a tavola e consulta il menu e sceglie le portate in base alle proprie personali preferenze, no?
SERPENTINI – Precisamente. Avendo per di più il dubbio se sedersi a mangiare o no, rischiando di trovarsi solo di fronte a pietanze indigeribili.

Fin qui il sogno. Quando mi sono svegliato ho preso gli elenchi dei candidati consiglieri del comune di Teramo e ho iniziato a spulciare. Questo lo conosco, questo non lo conosco, questo mi piace, questo non mi piace. Ecco il risultato delle mie impressioni (non analisi), espresso in giudizi, necessariamente brevi, e voti di gradimento.

LISTE DI CENTRO DESTRA A SOSTEGNO DI BRUCCHI.

Essendo del tutto sfavorevole alla rielezione di un sindaco che ha continuato, dopo il predecessore, a distruggere Teramo e la sua cultura, non posso che esprimere giudizi negativi e attribuire voti di insufficienza più o meno grave a tutti i candidati delle liste (troppe) che lo sostengono. Tra i quali non pochi a me sconosciuti, ma anche conosciuti e perfino amici, di cui mi rammarico fortemente che sostengano un candidato che a me non solo non piace, ma il solo sospetto che possa vincere di nuovo mi fornisce un forte elemento di seduzione per il ritorno al voto. Mi limiterò a giudicare sinteticamente ed attribuirere un voto solo ai più da me conosciuti, senza distinguerli lista per lista.

Eleonora Coccagna: Perché non si limita a danzare? Voto: 4.
Alessia De Paulis: Intelligente e volenterosa, ma nulla di più. Voto: 4.
Italo Ferrante: E’ quello il cui padre quando a TeleT sponsorizzava “La preta ‘mmarmarata” chiedeva che in trasmissione si facessero e si dicessero alcune cose, spiegando che era lui che “ungeva le ruote”? Voto: 4.
Mirella Marchese: Mi sono sempre chiesto che ci facesse a destra, addirittura in Alleanza Nazionale, la nipote di “Zumarre”, che veniva a disturbare, da comunista, i nostri comizi missini. Una volta l’on. Delfino dal palco gli diede una botta in testa con l’asta del microfono. Voto: 4. Marcello Olivieri: Potrei fare come fece con Cristo l’Aretino Tosco, scusandomi col dire: “non lo conosco”. Ma purtroppo lo conosco. Per fortuna lo conoscono anche i teramani e quindi eviteranno di votare uno che, dopo aver sostenuto Brucchi alle elezioni di cinque anni fa, per i successivi cinque anni ne ha parlato quasi sempre male, candidandosi poi in una lista che sostiene la sua rielezione. Voto: 3.
Fabrizio Primoli: Non lo conosco personalmente, ma ogni volta che parla bene di Brucchi e del centrodestra, me lo immagino come uno che con le sue sviolinate fa magnifiche serenate sotto le finestre delle sue innamorate. Voto: 4.
Mario Cozzi: Assessore uscente, ne vantano il pragmatismo, che io chiamerei in altro modo, meno lusinghiero. Voto: 5.
Francesca Gianfriglia: E’ quella del santino… e qui figuratevi il mio occhiolino. Posso dare un voto… insomma, meglio di no. Voto: N.C.
Virginia Katerini. Grazie per avermi invitato a parlare di Alba Dorata, forse pensando che ne parlassi male. Scusami se ne ho parlato bene. Voto: 5.
Raimondo Micheli: Mi ha fatto sempre male vederlo dove stava e continuare a starci, pur essendo trattato non sempre benissimo. Cos’è? Masochismo? Voto: 5.
Marco Tancredi: Assessore in pectore alla cultura… spero che i teramani evitino la concretizzazione di questa sciagura. Dopo avermi sempre salutato con rispetto come suo ex docente, all’improvviso, per inspiegabili motivi, ha tentato, senza riuscirci, di trascinarmi in una polemica da angiporto. Voto: 3 (quello che gli ho dato quasi sempre).
Alessio D’Egidio: Anche tra chi sostiene Brucchi qualcuno intelligente c’è, ma il professore come fa? Voto: 5.
Caterina Provvisiero: Simpatica, tra i miei alunni più positivamente vivaci. Voto: 5. (il massimo che posso dare a chi sostiene Brucchi).
Eva Guardiani: Vice sindaco in pectore della futura eventuale seconda giunta Brucchi. Spero che il destino eviti a Teramo questa sciagura. Voto: 4.
Ezio Torelli: La sua frutta è ottima, ma, dicono, molto cara. Ma, si sa, nelle boutiques la roba costa di più. Voto: 4.
Giovan Battista Quintiliani: Nipote di don Ernesto Villani, mio ex insegnante, mio preside e mio collega. Voto: 5. (Per amore del nonno, il voto è il massimo che mi è consentito per un sostenitore di Brucchi.
Piero Romanelli: Lui pensa di essere di destra. Ma come fa? Forse usa uno specchio deformante. Da quando gli andò bene quella volta, in regione, subentrando… non si può sempre contare sulla fortuna. Voto. 4.
Rudy Di Stefano: Pensate che ha fatto perfino l’assessore…incredibile. Per favore, fate in modo che non lo faccia più. Voto: 3.
Guido Campana: Alla fin fine ha ragione chi dice che fra tutti è il meno peggio. Almeno tappa i buchi… ma certo, quando presenzia agli eventi culturali portando il saluto di Brucchi, impegnato altrove… siamo alla commedia dell’arte. Voto: 5.
Claudia Di Battista: Se è chi dico io… Voto: 5.
Fausta Di Berardo: Non la conosco personalmente, ma è onnipresente su Facebook con i suoi selfie, anche allusivi, e con post in cui ci consente di seguire in cronaca diretta le sue giornate, i suoi amori, le sue malattie e perfino “i suoi… cicli”. Voto: 4.
Leopoldo Di Paolantonio: Gliel’ho detto anche in privato quanto mi faccia male vederlo, mio grandissimo amico e persona serissima, in una lista che sostiene Brucchi. Voto: 5.
Alfonso Di Sabatino Martina: Dodo, gioca sempre ai dadi e ha fortunato il dido… il suo faccione trasmette simpatia. Poi il nonno spesso mi votava… Voto: 5.
Roberto Canzio (ancora?... e dai, su… non ci posso credere… non capisco perché “canzio” insiste. Voto: 4.

Ecco, dopo essermi fatto, con i miei giudizi e con i miei voti, un bel po’ di nemici, aver perso qualche amicizia e veder confermata qualche vecchia radicata inimicizia, possono tornare a sperare di sognare ancora Socrate e poter dialogare con lui. Dovrò farmi perdonare la colpa di aver voluto affidare le mie riflessioni ad un testo scritto, che non so quanti saranno capaci di interpretare per quello che è. Riflessioni personali, certamente di parte, non analisi politiche, alle quali non sono tenuto non essendo né un giornalista né un blogger, né un politico, ma solo un elettore, anzi un mancato elettore, perché tutti i candidati sui quali mi sono sopra espresso non esercitano su di me alcuna seduzione, se non in modo contrario all’intenzione, nel senso che, se fossi certo che il mio voto potrebbe essere determinante per non far eleggere sindaco il candidato che essi sostengono, correrei subito alle urne elettorali, senza perdere un solo minuto, pochi secondi dopo la loro apertura. Alla prossima le mie riflessioni sui candidati delle altre liste.


Elso Simone Serpentini

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