La testata del SOR PAOLO risale alla fine del 1800. Per più di un secolo il settimanale ha più volte ripreso vita per poi tornare in silenzio. Ancora una volta oggi riprende vita e Sor Paolo, Proconsole romano, riprende a parlare e a "sparlare" dei suoi concittadini e non solo.
Buona lettura e buon divertimento !

Direttore editoriale:
Elso Simone Serpentini
Direttore responsabile:
Franco Baiocchi
Supplemento del settimanale satirico
SOR PAOLO iscritto nel Registro
della Stampa del Tribunale
di Teramo con il numero 544
18 dicembre 2005

Il campitello vs la crisa...Mariantonietta docet

Ogni cosa oggi è incrisi
ed è sempre più tosta
(ma le brioches no!)
Non si vende benzina
e non si sa quanto costa
(ma le brioches no!)
Non si vende più niente
perché non c'è contante
(ma le brioches no!)
sono in crisi le auto
sono in crisi le moto
(ma le brioches no!)
è finito il lavoro
è finito il tesoro
e l’ha detto santoro
(ma le brioches no!...leggi

 

I migliori muratori sono teramani...grazie a 'sto grembiulino!

Si riuniscono a Teramo a convegno
e parlano tutti con ingegno
a vederli e sentirli… son dei leoni
tutti nel parlare gran campioni.
C'è chi propone e chi dispone
è la solita, eterna, canzone
e a proporre qui sono in tanti
e a proporre son buoni in tutti quanti.
Ma a disporre poi è uno solo/e chi sarà,
lo hai capito a volo/è chi fra tutti quei massoni
ha più grossi i suoi marroni.
Tra tutti questi grembiulini
grandi, medi e piccini
e le cazzuole d'ogni misura
chi si prende di Teramo la cura
e prepara un futuro migliore?...leggi

 

I sogni son desideri...al’imurtacci tuoi

Tutte quinde sapàme li fitte come va
quande j’arrive la cunvocazione
e n’intervente ‘ncunsìje sa da fà.
Pe’ l’Udccì arcuminge la canzone.
E mo' che faciàme? Chi tè da parlà?
Je sacce legge, ma nno scrive tante,
tu, lu sì, sì scrive, ma nen si parlà.
Cuscì mo te lu diche je c’avame a fà.
Faciame come lli sunature de città:
une scrive li parole e l’addre cante,
une scrive la musiche e a sunà
cull’addre ha da pensà. I facce
li parole, pu tu li ligge all’istante,
E ccuscì che fa Procacce e Sbracce....leggi

 

Com'è delizioso andar con il Campitello

Se telefonate a Teleponte (Teleapponto come la chiamano a Teramo,) vi diranno che il direttore Giovannozzi è in malattia. Malato di che?
Potete chiedere. Vi sarà risposto che è malato
D'Amore. E già… Quando ci sono troppi Cantagalli nel
Cantapollaio… nonsifa mai Cantagiorno, anzi è sempre
Cantanotte.Intanto tra Aldi e Bassi l'emittente va… finché la barca va… Campitelli aveva dichiarato guerra
comprando Tv Sei,ma poi a mano a mano l'uomo di
Canzano è retrocesso, e la sua emittente prima è diventata TV cinque,poi TV quattro e alla fine è rimasta solo TV Zero. Pare che adesso Luciano metterà una telecamera fissa, senza operatore, e un pappagallo come speaker per leggere il telegiornale, tanto dovrà ripetere solo quello che dirà lui,limitandosi solo a tradurre il testo in italiano...leggi

 

Credessimo che abbiassimo giungiuti...se non ora...quando

Teramo è una città senza memoria /
dove non si sa cos’è la storia /
ma siamo messi male in geografia /
non si sa qual è la terra tua e quella mia /
in matematica poi siam proprio scarsi /
e in italiano è tutta una catarsi. /
Vicino alla piazza dell’Ipogeo /
un topo passeggia, ci fa marameo /
davanti al nuovo Tigre ha ben pranzato /
con tutti i rifiuti che ha trovato /
nonostante proprio in Via Capuani/
sistemati su accoglienti divani /
gatti e gattisti siano legioni /
tutti quanti indaffarati con Faloni /
a fare un giornale divertente /
dove si parla di tutto e di niente...leggi

 

I sogni son desideri...al'IMUrtacci tuoi

L'uomo era distinto, ben vestito dall'aspetto sereno ma severo. Ha intavolato il discorso sulla situazione italiana e mi ha detto. "Ho deciso di salvare questo nostro meraviglioso Paese con alcune scelte coraggiose
e rivoluzionarie. I disoccupati sono arrivati al milione,
le imprese chiudono, il commercio langue e lo Stato continua a rastrellare soldi dalle tasche dei contribuenti, senza rinunciare a spese pazze e sprechi inutili come i 900mila euro spesi per regalare agende ai senatori (tanto più inutili in quanto sono tutti dotati di agende
elettroniche). Se la Fiat deve rivedere il suo piano di investimenti non è per l'incapacità dei dirigenti, come dice Della Valle...leggi

 

Darlo a tutte, darla a tutti...darla pure a Facebbucche

La diamo a tutti. A tutti? La diamo? Ma che cosa? Che avete capito, maliziosi? Dunque una pubblicità che non si sa quanto a ragione è stata attribuita all’entourage di Gianni Chiodi… che avrebbe messo in campo una sequenza mentale del genere. C’è chi ha criticato questa pubblicità per il suo sessismo e si è chiesto che cosa sarebbe successo se la pensata pubblicitaria fosse stata di sessismo diverso. Così ci siamo esercitati un po’. Dunque… vediamo, volgiamola prima al maschile. Lo diamo a tutti. Anzi, a tutte. A tutte? Proprio a tutte? Belle e brutte, giovani e vecchie e anche racchie? Che cosa? Ah, maliziosi, anzi… maliziose… Beh… avrebbe un altro effetto, diciamolo.Darlo a tutti, darlo a tutte. Ma sarebbe assai diverso anche un’altra formulazione: la do a tutti. Beh, darla a tutti qualifica… ahimé! Oppure, lo da a tutte… che qualifica...leggi

 

Qualcuno dice che la cosa puzza...ma non è solo monnezza

Filastrocca tra i rifiuti
Poco furbi e troppo astuti,
filastrocca sulla monnezza
non cercando una carezza,
perché parlar del Cirsu
è certo tempo persu
e proprio non c’è versu
di decidere davvero
cosa far del pozzo nero
del bilancio che langue,
del piatto che piange,
della Team che non sversa
anche quella… azienda persa
non priva com’è di falli
nonostante Cantagalli.
Tra un inceneritore...leggi

 

L'inno ufficiale della verità gattesca...eccolo qua

All'armi! All'armi! All'armi o Gattisti,
terror dei tancredisti,
noi del Gattismo siamo i componenti,
la causa sosterrem fino alla morte,
e scoperemo sempre forte, forte
finchè terremo il nostro “miao” in core.
Sempre inneggiando al miagolismo,
che tutti uniti difenderemo,
contro avversari e traditori
che ad uno ad uno sterminerm.
All'armi! All'armi! All'armi o Gattisti,
Terror dei tancredisti.
Lo scopo tutti noi sappiamo
combatter con certezza di vittoria
e questo non sia mai sol per la gloria,
ma per giusta ragion di libertà...leggi

 

Finaccia finaccia (Là a Sant’Omero)

Là a Sant’Omero, c’è radiologia,
adesso l'è mia, adesso l'è mia;
là a Sant’Omero, c’è radiologia,
adesso l’è mia, di Marco Varrass.
E se son pallido,
nei miei colori,
tra questi dottori,
tra questi dottori.
E adess son pallido,
tra questi dottori,
finaccia, finaccia
che brutta fin.
Là in Val Vibrata, c’è un ospedale,
quanto ci sto male, quanto ci sto male:
Là in Val Vibrata, c’è un ospedale
e io ci sto male, che sono un Ass....leggi

 

Ecco la GATVA...
Organo ufficiale della Verità Gattesca

I topi puzzano. I topi mentono. I topi sono pericolosi per la società. Le tope prolificano e diffondono nel mondo il morbo pestifero della falsità topesca. Per questo ci vogliono i gatti. I gatti ristabiliscono la verità e riportano l’ago della storia dalla parte giusta, non dalla parte sbagliata. La rivoluzione gattesca dovrà essere festeggiata ogni anno con una grande parata militare che sfilerà accanto al mausoleo del Gatto con Gli Stivali e si concluderà accanto alla statua del Gatto Silvestro, dove i maggiori esponenti del Partito Gattesco terranno i loro discorsi al popolo, che saranno poi pubblicati su questo giornale, quale organo ufficiale della Rivoluzione Gattesca. Prossimamente su LA GATVA saranno pubblicate le tesi di agosto, che hanno determinato una significativa svolta nel processo rivoluzionario gattesco e la sconfitta irrimediabile...leggi

 

SFIDA ALL’OK CORRAL

Maurizio Di Biagio, il giornalista teramano inbicicletta c'era (c'era pure Falconi, ma non è un giornalista… è solo un blogger in bicicletta) .
C'erano anche altri giornalisti, non in bicicletta, ma solo Maurizio ha davvero visto quello che è avvenuto. Gli altri hanno visto senza capire. O hanno capito senza vedere. Maurizio ha visto e ha capito, e ha raccontato. Che cosa ha visto? Una banda di pistoleros, la famosa banda del PD, schierata davanti all'Ospedale di Teramo con le pistole in pugno, pronte a sparare contro un fantoccio che rappresentava il Direttore Generale Giustino Varrassi. Erano tutti pronti a far fuocofuoco… Ginoble, Mastromauro, Melarangelo, Verrocchio, Ruffini... quando all'improvviso il personaggio rappresentato
dal fantoccio sul quale i pistoleros si apprestavano
a sparare si è materializzato ed è comparso...leggi

 

Donne...è arrivato il catenaro!!! Attenzione...informazione!!!

Donne, è arrivato… l'ombrellaio,
direte voi. Invece no, è arrivato il
catenaro. Anzi, sta arrivando. Con
tutte le sue catene. E' in grado di
portare e di avvolgere qualsiasi
tipo di catene, da quelle leggere
leggere che si chiamano catenine
(d'oro) a quelle pesanti pesanti
come quelle che portava in carcere
l'abate Faria. Il suo lavoro consiste
nell'incatenare, a palle incatenate,
ogni cosa. Ricordate il film
"Catene"? con Amedeo Nazzari?
Beh, c'entra anche quello. Perché
faranno un film intitolato proprio
"Catenaro", in cui si parla dell'uomo...leggi

 

Varrassi e i birilli

quiquoqua, paperoga... paperino in porta (a disposizione: didì, vavà, ffaffà)

VARRASSI E BIRILLI,
BIRILLI E VARRASSI/
TU SAI QUANTO
ROMPI E QUANTO
CI SCASSI/CON I
TUOI GIOCHINI DA
BIRILLATORE/CON I
TUOI SCHERZI DA
TORMENTATORE./
DICE VARRASSI: "SON
QUESTI I MIEI BIRILLI"/
COME LA GRACCA
DICEVA DEI SUOI
FIGLI/E LUI LI PIANTA
A TERRA COME FOSSERO
GIGLI...leggi

 

Gheddafi a Montorio
...cimitero nel fango

Finalmente a Montorio è arrivato
il Rais. Si è palesato in
occasione della vetrina del
Parco 2012 - al di là delle schermaglie
politiche messa ancora
in scena - tra tende beduine e
ulivi al cubo d’ultima generazione.
Bastava cogliere il colpo
d’occhio da Patella... e scoprire
tutto un mondo di glorificazione
del Rais. Fontane smontate,
rottamate, sostituite...
finanze sperperate per la gloria
del Colonnello. Tra le tende
della Vetrina, nella realtà dell’evento,
apparivano anche i miraggi...leggi

 

Coccia tonne e coccia quadre - 10

- Allore, Coccià To', te vuje fa'
'na dumande.
- Che dumande me vu fa?
- Lu cunùsce ssu Milton Di
Sabatino?
- Lu cunòsce scì… ciaè che
'nnu cunosce… aè qualle che
faciàve l'arbetre.
- Eh, ma puletecamente, tu l'hi
capite? Da che parte sta?
- Eh… sta de qua, sta de llà…
sta 'mbo da tutte li parte…
duhua se po' fa 'cca piacìre sta
hasse.
- E peccà li vo fa 'ssi piacìre?....leggi

 

Molti lettori ci chiedon

di sapere... perchè meglio soli - o quasi - che male accompagnati

MOLTI LETTORI CI
CHIEDON DI SAPERE/
PERCHÉ NON USCIAMO
SUL GIORNALE/GIUDICANDO
LA COSA NON
NORMALE/COME SE IL
FORMAGGIO CON LE
PERE/FOSSE ALL’IMPROVVISO
NON PIÙ BUONO/O COME SE,
CARI LETTORI AFFEZIONATI/
IL LAMPO ARRIVASSE SENZA IL
TUONOTUONO./IL FATTO È,
CARI LETTORI APPASSIONATI/
CHE SUL GIORNALE CI STAVAMO
STRETTI/E QUALCUNO
CI TIRAVA PER LA GIACCA...leggi

 

Dichiarata la calamità naturale
la giunta è considerata disastro ambientale

Il governo ha deciso. La giunta
Brucchi è da considerare
per Teramo disastro ambientale
e pertanto è stato dichiarato
lo stato di calamità naturale.
Prossimamente saranno varati
i decreti attuativi per riparare
agli ingenti danni provocati
dall'evento catastrofico, paragonabili
a quelli provocati da
un sisma di alto grado della
Scala Mercalli. Quello che non
erano riusciti a fare nel passato
terremoti, invasioni barbariche,
saraceni, turchi, alluvioni
e altri eventi naturali drammatici...leggi

 

Con lo sbianchetto s'è appurato: lobbista sarai tu...non è reato

PER UN MANCATO
SBIANCHETTO/VI PRENDETE
TANTO DILETTO/
E MI MANCATE DI
RISPETTO?/IO SONO
PAOLO E DETTO/LEGGE,
ORDINI E PROCLAMI/È
INUTILE CHE MI CHIAMI/NON SBIANCHETTO
E MANDO/IL FAX E POI TE LO RIMANDO/
COME DI STEFANO
LO MANDA/
TANTO È LUI CHE COMANDA/E IO ESEGUO,
SONO IN LISTA/ANCHE SE NON
SON FARMACISTA/E
FIRMO EMENDAMENTI/E
MAI CHE MI LAMENTi...leggi

 

Però quanto è di destra

la sinistra teramana... ser Cavallari affonda... inutilmente spera

PERÒ QUANTO È DI
DESTRA/LA SINISTRA
TERAMANA/SI AFFACCIA
ALLA FINESTRA/FA IL VERSO
DELLA RANA/POI ESCE
DALLA PORTA/A NESSUNO
GLIENE IMPORTA/FA LE SUE
PROPOSTE/MA SONO
SOLO IMPOSTE/S’ACCORDA
POI CON L'OSTE/PER IL PREZZO
DEL VINO/LE SCELTE
SEMBRAN TOSTE/
MA SONO DA AGNELLINO./
POI CON DETTI
RARI/CHE PRONUNCIA
CAVALLARI...leggi

 

La capanna dello zio Piero

QUANDO PIERO VEDETE
SOLO PER LA CITTÀ/
FORSE VOI PENSERETE DOVE
GIRANDO VA./ SOLO, SENZA
UNA META. SOLO... MA C'È
UN PERCHÉ:/AVEVA UNA
CASETTA PICCOLINA IN
VEZZOLÀ/ DOVE MANGIAR
BRUSCHETTE IN MEZZO AI
FIORI DI LILLÀ/ E TUTTE GLI
ELETTORI CHE PASSAVANO
DI LÀ/DICEVANO: "CHE
BELLA LA CASETTA IN
VEZZOLÀ"!/ MA UN GIORNO,
PER DISPETTO, EMMELLE L'INCENDIÒ/
E A PIEDI POVERETTO...leggi

 

Coccia tonne e coccia quadre - 9

Dunque, Coccià To', parlàmece
chiare.
- Peccà? Ce same parlìte maje
scure?
- Nen pazzijà. Dunque… tu a
cullù ji diceste lla cose…
- Scì… tu lu dicive, ma ti dicìve
pure ca tu qualle che cullù
m'avè datte 'nnu tinìve a dice a
nisciùne.
- Vabbò… scusa… .aè lu vare, ti
dicìve ca 'nnu diciàve a nisciune.
- E immeve tu prubbje a cullù
tu lu iste a dice ca i t'ave datte
qualle che hasse m'ave datte....leggi

 

Tu si Falone...io no

...e meno male perché questa storia sta diventando stucchevole

CIO ADDU PAPÁ/NUN FÁ
'O SCEMO PICCERÍ'.../ DILLE
TUTT''A VERITÁ/CA PAPÀ
TE PÒ CAPÍ.../ E PASSE E
SPASSE DINT'A REDAZIONE/MA TU
SI' FALONE.../ TU NUN CANUSCE
'E PPAGINE/SI' ANCORA
ACCUSSÍ GIOVANE!/ TU SI'
FALONE!.../CHE T'HÊ MISO
'NCAPA?/TU VUO' FA O
GIURNALE?/ CHE VÒNNO DÍ
STI LLACREME?.../VATTÉ',
NUN MME FÁ RIDERE!/CURRE
'MBRACCIO ADDU
MAMMÀ/NUN FÁ 'O SCEMO
PICCERÍ'.../ DILLE TUTTA 'A VERITÁ...leggi

 

Ora sei rimasta sola
o testata campagnola

La povera Paola Peluso è fuori
uso/perché ne abbiamo fatto abuso/e la
Lombardi lei non sta bene/afflitta com'è
dalle sue pene./Elisabetta se
ne sta in panciolle/sdraiata sul letino
con le molle/Misson s'è dato oggi per
disperso/dopo aver scritto l'ultimo suo
verso/Federica lei arriva quando è
notte/e lo fa sempre con le ossa rotte./
Bellone va scattando le sue foto/dopo
aver litigato con il proto/,Gambacorta è
andato a sfogliare/ l'ultimo libro che
deve presentare....leggi

 

Moniaa...tutto si fa per te...un due tre

monia, monia, monia,
monia/te lo dico senza
acrimonia/solo te,
solo te, solo
te/amerò, e tu lo sai
perché/monia, monia,
monia, monia/ti
amerò senza parsimonia/
e nel bel
mezzo della cerimonia/
ti dirò: monia,
monia, monia/in ogni
tempo e in ogni
età/sarò per te Il
Centro di
gravità/permanente,
accondiscendente/...leggi

 

The Blues Brothers

Travolti da un cinico e baro destino nel sozzo mare della politica

E ADESSO TORNI QUI COME
SE FOSSE NIENTE/ E MI
TRATTI COME SE IO FOSSI
UNA DEFICIENTE/ E MI DICI
CON IL TUO FARE TUTTO
SEDUCENTE/E CON LA
VOCE TUA , QUELLA PIÙ
SUADENTE/ “OR TI ACCORPO
ALLA PROVINCIA ADIACENTE
”/E CON IL TUO SORRISO
PIÙ ABBAGLIANTE/ MI
FAI LA TUA PROPOSTA PIÙ
ABERRANTE/QUELLA PIÙ
CRETINA E PIÙ AGGHIACCIANTE/
E MI DICI “ TI
ACCORPO AL TUO VICINO ABITANTE ”./...leggi

 

Coccia tonne e coccia quadre - 8

'Nze spare pe' la polvere, peccà 'nnà te'.
- Scì, ma prime o poi une di li ddò se la prucùre…
- Dapù sinte li spare e li bbomme.
- E ma chisse già s'a sintìte, pure se la fitte
'nghe la vocche.
- Li strille se sendàva a cinque chilometre de
distanze.
- Lu fatte aè che cullù prubbje lu vo caccià.
- E cull'addre immece vo' caccià a hasse.
- Insomme, ugnune di li
ddo vo' caccià cull'addre.
- E alla fine chi combre lu giurnale 'nnu combre
cchiù e cacce tutte e ddo...leggi

 

Il Gatti e il Falconi... leggenda e realtà

Falconi e Gatti, stretta
un'alleanza/partirono
un dì per la
paranza/arpionarono
così il vecchio direttore/
che contate aveva
ormai le proprie ore/poi
senza riguardi e senza
complimenti/gli diedero
un pugno sopra i
denti/lo arpionarono poi
con i loro artigli/e lo
uccisero a forza di sbadigli./
Il direttore chiese
d'esser perdonato/
per il gesto ardito che
aveva osato...leggi

 

E' tornato il compratutto

Attenzione...battaglione...è arrivato il terrore d’ogni ipotesi di Libera Informazione

E' ARRIVATO IL COMPRA
TUTTO/COMPRO IL BELLO, COMPRO
IL BRUTTO/COMPRO QUESTO, COMPRO
QUELLO/COMPRO PURE IL TUO
UCCELLO./COMPRO QUELLO COMPRO
QUESTO/IO TI COMPRO PURE IL
CESTO./COMPRO TANTI GIOCATORI
/COMPRO PUR GLI ALLENATORI/COMPRO
I CENTROCAMPISTI... DEMOCRISTIANI
O COMUNISTI/COMPRO PURE I
GIORNALISTI... NOMINATI E VISTI/COMPRO
PURE A PROFUSIONI/MILLE E PIÙ
TELEVISIONI/COMPRO RADIO, CINEMA
E GIORNALI/COMPRO PURE I
GENERALI/COMPRO ARGENTO,
COMPRO ORO E POI IL GALLO...leggi

 

Coccia tonne e coccia quadre - 7

-Stinghe 'mbo agetàte, peccà so sentite ‘na nutizje…
- Che nutizje hì sintìte?
- Dice che Falone à cacciàte lu derettòre.
- Ma che sti dice? Lu derettore s'à cacciate da hasse.
- S'à cacciàte da hasse? Ma chi me fi sentì? Peccà una se po' caccià da hasse?
- Lla po' succede tutte…Hasse ce s'à masse e hasse s'à cacciàte.
- E peccà s'à cacciàte?
- Quante si fasse.Ma pe' n'ze fa caccià, no…
- Allore, seconde te, pe' n'ze fa caccia, s'ha cacciàte
da hasse
- Comba', quasse aè le
finazze de lu giurnalisme.....leggi

 

La stompa* termana

molto varia e un po’ puttana... attaccata alla sottana ogni santa settimana

OR S’AVANZANO FALCONI
E D’AMORE/ STRANISSIMA
COPPIA D’AUTORE/LÀ
DOVE SCENDE PLACIDO IL
FIUME/S’ADDENSA L'ALBUME/
E S’AVANZA ADAGIO
ADAGIO /MAURIZIO DI
BIAGIO/VENTURON DE'
VENTURONI/CI HA ROTTO
IRRIMEDIABILMENTE I MARRONI/
E DAL MARE AI
MONTI/CI APPALLA SEMPRE
ALMONTI/CON I SUOI
CASI STRANI/DI OGGI E DI
DOMANI./FORTUNA CHE
PER I RATTI/CI PENSA RINO
ORSATTI/...leggi

 

Ponte San Ferdinando per te muoio camminando

Si scoprono i ponti, si levano i
ratti/i marciapiedi son tutti
disfatti/le buche son grandi come
voragini/gli alberi hanno mille
lanugini./Cadiamo! Cadiamo! Su,
o giovani schiere/attenti sul
ponte possiamo cadere/i marciapiedi
son tutti sconnessi/e noi
paghiamo come tanti fessi./Va
fuora Brucchi, va fuora ch'è
l'ora/Va fuora Brucchi, va fuora, o
stranier!/Ponte San Ferdinando
tra canti e suoni/fu inaugurato
con mille concioni/tra le bandiere
e le strette di mano/ma or si capisce
che tutto fu vano...leggi

 

Coccia tonne e coccia quadre - 6

- Coccia Qua, ma tu l'hì capìte ca è ssu ju soli?
- No, ca è?
-'Nnu so capite, però dice che pe' ssu fatte ce s'appilliccìte lla lu cunsìje cumunale.
- Se è pe quasse, chille s'appillìcce simbre.
- Scì, ma stavodde s'appilliccìte cchiù
dell'iddre vodde…
- Pe' ssu ju soli?
- Scine… pe' ssu ju soli.
- Seconde ma… a Terme, da quande
à venùte Varrasse lla la Asl si parle troppo 'ndialette aquilane.
- Che vu' 'ndenne?
- Li aquilane parle simbre 'nghe ssu ju… ju sole… ju mare… ju vente…
- Po' esse. Peccà so sentite a dice che ssu fatte de ju soli te' a che fa 'nghe li stranire....leggi

 

Ecco a voi il Ruzzo...
meraviglia dell'Abruzzo

LU RUZZE NEN TÈ ‘CCHIU
LI CUNTATURE/MA
CIAPANNE ‘NGE FA SAPÀ
PECCÀ/VA' SBATTENNE
LA COCCE LLA LI
MURE/FORSE NEN TÈ
CCHIÙ NINTE DA
CUNTÀ./QUANDE LLA
CE STAVE
GIACUMÌNE/TUTTE
QUINDE LU STAVE A
CRITICÀ/MA TU,
CIAPÀ, ‘NGE FA LA PANTUMÌNE/
CACCÒSE PE’
CUNTÀ LE TI DA
FA./ARPÌJETE, SVÌJETE..leggi

 

Coccia tonne e coccia quadre - 5

- Hì sintìte che jà succèsse a Romanelle?
- E chiaè 'ssu Romanelle?
- L'assessore, 'nnu cunùsce?
- Ah, cullù… beh, che j'à succèsse?
- Je arriìte n'addre cosa storte…
- Sta vodde che jà ijìte pe' storte?
- Ha fatte tutte 'nu casìne pe' lu pole
sculasteche e jà state bucciàte tutte.
- E ca ère 'ssu pole sculàsteche?
- Aère… Cuma te lu pozze spiehà?
Vulave arriunì tutte li scole da 'na
parte. Jo a lu fiume.
- Jò a lu fiume? E peccà vulàve
purtà li scole jò a lu fiume?
- Pe' leberà tutte li edefìce
sculasteche…...leggi

 

Lu sense de la nutizzije

un racconto esemplare per chi ancora crede che noi si faccia sul serio

“'Nu cane a muccecate 'na
persone?/Quasse 'nnaè 'na
nutizzja bbone."/spiaghe lu
cape de la redazione... grande
giurnalistone.../'a 'nu giovane
c'a a la prufessione/de giornaliste
ce tè 'mbo de passione./“
Allore, Ssignirì” addumanne
‘mbaurite lu huajone/“
Cuma te' da esse 'na
nutizzje bbone?”/Lu giornalistone
'nghe 'na faccia
truce/lu huarde e dice: “Ninte
taje e cuce/tu t'hi da tenà lu
sense de la nutizzje/se de scrive
te vu levà lu sfizie/a capì la
nutizzje ci da tenà lu vizzie./...leggi

 

Fira il vento alla FIRA

Le carte svolazzano leggere e le cose non cambiano. Rinnovata la collaudata tecnica ”Togliti tu che mi piazzo io”

CHE FINE FARÀ LA
FIRA/CON IL VENTO CHE
SPIRA?/VENTO DI BURIANA…/
PORCA PUTTANA./MANCA LA
TRASPARENZA/MANCA
LA DECENZA/ABBONDA A
TONNELLATE L’ARROGANZA/
CONTINUA LA PARANZA/
E I VECCHI PESCICANI/
MAI SAZI/RUBANO
ANCORA A PIENE
MANI/QUANTO AI NUOVI
SI DICE/CHE OGNUNO SIA
FELICE/DI QUELLO CHE HA
OTTENUTO...leggi

 

Siamo pupazzi o pupazzettari! Il dilemma non è da poco...

Coraggio, sostieni “i due
punti”/ragazzi in trincea.../
son proprio un po'
smunti/son pallidi, esangui.../
e anche se langui/
nell'indigenza/un
po' di coerenza... vuol
dire speranza/sostienili e
aggiungi/il tuo nome
alla lista/la penna or
intingi/senza neanche
una svista/nel tuo calamaio/
e firma l'assegno/
che forgia l'acciaio/
del tuo forte e incrollabile
impegno...leggi

 

Coccia tonne e coccia quadre - 4

- Coccia To’, ma è lu vare che cullù ha ‘ncgumincìte come ruspiste?
- Ccuscì se dice.
- Certe che allora… n’ha fatte de strade!
- Eh, ruspe e ruspiste Rabbe li fa e pu’ l’assiste.
- Inzomme, che ti te’ ‘nu sante m’paradìse…
- …tutte li salme je fenìsce ‘nglorie!
- Beh, da ruspiste a dirigente… ‘nglorie pe’ ddavàre.
- Che ce stà de strane? Lla ha successe che ‘nu bedèlle ha deventàte prèsede…
- E se era presede che deventavè? Pruvvedetore?
- Huarde ca li pruvvedetùre ‘nge sta cchiù.
- Davàre? Oh, chi mi fi sentì… ma je ne cunòsce tinte…
- Mo' li pruvvedeture aè chille che pruvvàde sole pi hisce...leggi

 

Coccia tonne e coccia quadre - 3

- Coccia To', ma è lu vare che l'Universetà de Terme…
- Puzza fa' la lùddeme.
- Huarde ca è già l'ùddeme!
- E' la lùddeme, Coccia Qua'? prùbbje quasse te vulave addumannà…
- Scìne, aè la lùddeme.
- Cazze! E Cuma à successe?
- Beh, cuma à successe?
Ha successe… daje e daje l'asine ha cacàte dantra lu cesse.
- Che vu' 'ndenne?
- E che vuje 'ndenne? Quande lu rettore
panze pe' hasse, li prufessùre panza pe'
hisse, pure li studinte panzene pe' hisse
e 'nge va cchiù. Viste ca 'nze 'mbare ninte......leggi

 

In edicola Il Centro

La nuova veste grafica rafforza e conferma l’andazzo di sempre... andare in soccorso del vincitore conviene

Oh! Centrino vestito di nuovo/come i brocchi dei giornalini!/Or, nei piedini e nei titoletti/ sembri uno di quei giornaletti/che proprio brutti la mamma li fece/e tu non mutasti mai da quel dì/or sei mutato, adesso, in vece/ma il tuo vestito chi lo cucì?/Disegnandoti molto egli spese/e
quel tintinnante salvadanaio:/ lo rese vuoto; per più d' un mese/a riempirlo, chi ci penserà?/ Pensa, al lettore,
quel povero sciocco/ che ti leggeva e tremava, ahimè!/le
tue galline cantavano, Un cocco!/ecco ecco un cocco un
cocco per te! Poi, le galline chiocciarono, e venne/ giugno, e tu, magro giornalinetto/restasti a mezzo, così, un po'
deforme/nudi i piedi e nudo il tuo titoletto:/come un giornale venuto dal mare/che tra il brusco e il lambrusco
non sa/ ch'altre bufale e cazzate sparare/ci sia qualch'altra felicità...leggi

 

Amicone e Pagano in duetto hanno fatto un delitto perfetto

Amicone e Pagano in duetto…/
hanno fatto un delitto
perfetto/ il primo indagato
per l'Arta/il secondo ha
truccato una carta.
Lo sostiene la pubblica
accusa/per vicende legate
ai concorsi/la difesa è piuttosto
confusa/anche se
prepara cento ricorsi.
"Questo è un abuso d'ufficio"/
dichiara il pubblico
accusatore/"per averne un
diretto beneficio"/"Non è
vero" contesta il difensore...leggi

 

Coccia tonne e coccia quadre - 2

- Coccia To’, ma lu giornaliste teramane si tu?
- Cuma è?
- Te so’ ddumannate se lu giornaliste termane si tu.
- Veramente, Coccia Qua’, je lu giornaliste ‘nnu so fatte maje. So fatte sole lu giurnalaje pe’ ddo tre anne…
- Quinde te pozze levà da la liste?
- Da quala liste, Coccia Qua’?
-Da la liste di li suspitte…
- Quale suspìtte… Oh, vacce piane…
- Da li persone suspettate di tena’ lu prufile de lu guirnaliste teramane su Fasebbucch.
- Lu prufile?... Veramente je vinghe simbre
‘na frache mìje di pruspette.
- Quante si ‘mbabìte. Se vate che tu ‘nna prìteche la bbanda larghe.
- La bbanda larghe? Je ‘ne so sunate maje ‘nghe ‘na bbande… né larghe né stratte.....leggi

 

Coccia tonne e coccia quadre - 1

- Toh, chi s’arvàte. Coccia To’, cume sti?
- Je stinghe bbone, Coccia Qua, e tu?
- Simbre bbone quande n’te vate.
- Je stinghe mìhe de ta. Lu si che t’hì vicchjìte.
- Cuma si gentile, Coccia To’…
- Grazzje Coccia Qua’, maje com’a tta.
- Allore che mi dìce? Cume te pare che va li cose a Terme?
- Simbre pegge, Coccia Qua’… simbre pegge… tutte sti tasse…
- Eh… ‘nze po’ ‘bbange. Ssi puletecànte s’ha magnate tutte.
- Ccuscì ‘mbere a daje lu vote…
- Je? Je? Je nni’ so vutate maje.
- Sinta sinta…Coccia Qua’… te so viste je, ‘nghe che st’ucchjie a jì ‘ngire ‘nghi li santarelle de li candidate...leggi

 

Il Dream Team rilancia il basket a Teramo

Conferenza stampa degli inossidabili trettrè: “In arrivo i FAS”

Fas che fas la vodda bbone? Il basket teramano è ancora in cerca di autore. Anzi di un editore. No, questo vale per alcuni giornali teramani in crisi di identità, ma soprattutto in crisi finanziarie. Il basket teramano è in cerca di un finanziatore. Di un Pellecchia di riserva. Ma di Pellecchia non se ne trovano più. Li abbiamo esauriti. Manco una Pellecchietta c’è rimasta. D’altro canto Teramo è ridotta alla frutta in ogni campo. Basti pensare che Brucchi, proponendo agli elettori la scelta tra tre bottiglie d’acqua, chiede: “Liscia, gassata o… Ciarroni?”. E’ che al Ruzzo c’è tanto di quel personale, imbarcato dal centro-sinistra, che tanto verrebbe che l’acqua ce la portassero a casa con le sporte, non con il tubo. Forse ci costerebbe, e GLI costerebbe di meno. Ma torniamo al basket.
Anzi, NON torniamo al basket...leggi

 

Clamoroso: Nisii presiedera' la Banca di Teramo

Nel vortice di nuove nomine e contronomine figura anche lui

Sor Paolo è in grado di fornirem ai propri lettori informazioni di prima mano e di primo pelo sulle nuove nomine e contro nomine che incombono negli enti pubblici e parapubblici della città. Sulla scacchiera della politica teramana le solite mani pelose stanno spostando pedine, pedoni, cavalli e cavalieri, torri e alfieri, e perfino re e regine, bianche e nere, destre e sinistre. La novità più clamorosa è la nomina di Lino Nisii, ex presidente Tercas, a nuovo presidente della Banca di Teramo. Avendo deciso di
applicare il metodo della lettura dei curriculum, pare che il
suo sia risultato il migliore e il più ricco. E ti credo! Dopo la
sua esperienza trentennale! Ma il suo vice non sarà Aladino De Paulis, che sarà nominato presidente del Ruzzo. Al "Braga", invece, sarà nominato Dodo Di Sabatino, che sarà sostituito come vice sindaco da...leggi

 

Il suv (5) di Billa

Non appena si è insediato
un bel Suv si è comprato,
con i soldi della Cassa
si distingue dalla massa.
Banca billa o banca bella,
la storia è sempre quella,
Banca Bella o Banca Billa
ora è come una favilla,
che risplende e dà la fiamma
come il cuore della mamma.
Il suo Suv è proprio bello,
Billa appare proprio snello
nel suo modo di guidare,
sia che guidi una gran banca
sia che con la mano stanca
giri e giri il suo volante...leggi

 

Pellecchia: "Lascio il basket"

Si occuperà - sempre di palle - al circolo tennis...

E' finita l'era Pellecchia, la decisione ormai è data, è finita dentro una secchia una secchia troppo bucata. La Tercas i
soldi metteva e Pellecchia se li prendeva...
ora la Tercas non li da più, caro Pellecchia, mettili tu. Appena arrivato il commissario nella Banca di Corso San
Giorgio tutti si accorsero al primo sguardo che era finito ormai il lardo. C'e' chi il basket lo fa per noia, chi se lo sceglie per professione, ma Pellecchia ne' l'uno ne' l'altro... lui lo faceva per passione. Ma la passione spesso conduce a soddisfare le proprie voglie, senza badare se nel portafoglio ci sono soldi o solo foglie. E fu così che da un giorno all'altro il caro Pellecchia si vide addosso piombar sul collo il grave pericolo di finire dentro un fosso. Ma gli sportivi del cestino gli dissero "Vai ancora avanti", lui rispose con tono fino: "Andate affanculo tutti quanti"....leggi

 

Napolitano: "Scacciate il Grillo!"

C'era un grillo nella sua minestra, /ch'era entrato dalla sua finestra. /Disse al grillo: "Che cosa mi vuoi fare?"/ "Calze e camicie ti voglio levare."/ Disse lo grillo:"Il presidente sarò io!"/ Napolitano:"Non son contento io!"/ Ecco arrivato il giorno elettorale:/ci fu una gran paura al Quirinale. / Nella minestra non c'era un capello, / ma c'era un grillo con tanto di cervello./ Eran le otto di sera al Quirinale / si sentì dire che il Presidente stava male. / Eran le nove e ancora non mangiava / perché il grillo ancor non se n'andava. / Eran le dieci anche al Muro Torto / e il grillo ancor non era morto. / Tutti i partiti eran
vestiti a lutto /Perché Grillo s'era mangiato tutto / Tutti i grillini si vestirono di nero / per accompagnare i partiti al cimitero. / Il Presidente dal gran dolore impazza:
/ tutti i partiti spazzati con ramazza!....leggi

 

In mutande

All'improvviso siam rimasti in mutande dal Nord al Sud, dagli Appennini alle Ande. Siamo rimasti entrambi in brache di tela... e non sappiamo più dove fare vela. Il fatto è che la politica è scomparsa, almeno quell nostra, ch'era farsa... quella degli altri è un po' più resistente
anche se pur quella non val niente. Siamo un duetto di belle speranze, siamo pronti per cento paranze, noi balliamo e danziamo le danze, i bunga bunga in salsa teramana, alla faccia della febbre quartana. Noi danziamo alla faccia di Gatti sperando che presto arrivino i ratti a inghiottire ogni razza topina e a ridurre a una confusa poltiglia tutta la bella familiare quadriglia, che fa capo a quel buffo traditore che odiamo di sera e a tutte l'ore. E' vero, siamo rimasti in mutande, e le finestre son senza serrande...leggi

 

 

Bocchini - Fini son proprio sopraffini

Mettete un politico napoletano dal cognome assolutamente imbarazzante. Mettete un altro politico bolognese con un cognato molto imbarazzante.
Mettete che un giorno noi si possa sognare che i due politici
in questione siano costretti, come Sakozy, a cambiare
mestiere. In che cosa e in che modo li vedreste impegnati?
Perfetto per il primo sarebbe il mestiere di fotografo, soprattutto dopo la vexata quaestio della sua relazione con la Began. Perfetto per il secondo sarebbe il mestiere di fotografato. Come? Voi dite che esiste il mestiere di fotografo, ma non esiste il mestiere di fotografato?
Esiste, esiste, specie se qualcuno crede, come Fini, di essere bello. Donna Assunta se li mangerebbe tutti e due,
con avidità, magari a Montecarlo sotto una foto di Giorgio appesa alla parete....leggi

 

Marine vs Sarkò

Mi sono innamorato di Marine ,
una ragazza bionda, ma carin.
Ma lei non vuol saperne
di farmi votare ,
così mi farà perder l'elezion .
Ieri l'ho vista sola sola
Il cuore mi batteva cento all'ora
E io le ho detto :
"Fammi votare"
Ma lei mi ha risposto "Proprio no".
Marine, Marine, Marine le Pen
Mi devi proprio far votar.
Oh mia bella bionda
Mi devi far votare
Non mi devi rovinare
...leggi

 

Monti si fa le pere

Monti si fa le pere con il nostro sangue. Vi pare bello? Questa è una ruota. Si è messo a ruota. Il filimbusto!
Ormai nelle pompe di benzina non scorre più benzina, ma sangue e quando arriva lui, Monti, e stacca la pompa e se l'applica direttamente al braccio per farsi una pera… ci girano le scatole, perché è sempre la stessa storia, il sangue è sempre quello rosso di noi poveri cristi, mica quello blu dei nobili e dei ricchi o quello giallastro dei politici che nuotano nell'oro. Intanto ogni giorno i cavatori di sangue, del nostro sangue, riempiono le autocisterne e riforniscono i distributori sulle strade e sulle superstrade,
poi passa lui, Monti, e si rifornisce, ad abundantiam e ad petulantiam. Poi arrivano i ministri e si riforniscono anche loro, poi arrivano i sottosegretari e tutti gli altri. Noi continuiamo, esangui e patiticci e siamo allo stremo delle forze...leggi

 

Da primario massone a massone primario

Da primario massone a massone primario. E' così che un po' ovunque, anche in Abruzzo e a Teramo, i medici iscritti alle logge fanno carriera, una gran carriera, superando di slancio i colleghi che, anche più bravi di loro, rimangono soltanto secondari e terziari e qualcuno anche quaternario. Il bisturi non paga, ma l'affiliazione sì e molti aspirano
alla tegolatura e a quel che segue. Oggi come oggi gli studenti di medicina sanno che per poter fare carriera e diventare un giorno primari dovranno dopo la laurea e la specializzazione entrare in un tempio massonico come apprendisti muratori, fino a diventare gran maestri.
Squadra, compasso e bisturi sono le nuove insegne cavalleresche. A Teramo molti sbavano sperando di diventare primari dopo essere diventati massoni a (più o meno repressa) nel vedersi continuamente respinti...leggi

 

Pietre su pietre

Il Teatro romano. Antico. Pietre su pietre. Sono pietre?
Le parole sono pietre. Quelle del Teatro romano sono reperti. Anche le parole possono essere reperti. Quelle di Brucchi sono pietre o reperti? Secondo Teramo Nostra le parole di Brucchi non sono né pietre né reperti, ma sono trucchi. Trucchi per dilazionare le decisioni e fare il furbo. Ma Brucchi è furbo? Ci è o ci fa? Secondo Teramo Nostra non ci è e non ci fa. Intanto Pannella interroga, che può fare Pannella se non interrogare? Le risposte non le dà mai. Ma si muovono le ruspe, le ruspe di Patella e tutte le pietre del Teatro romano fuggono, sembra che abbiano le ali ai piedi. Con le ruspe di Patella Brucchi chiude la bocca a Teramo Nostra, peraltro ferita dal lutto recente. Pietre su pietre, Patelle su Patelle, trucchi su trucchi, Brucchi su Brucchi....leggi

 

Chiodi non ci sta

Non ci sarà il processo di Chiodimberga. “L’opposizione gioca al massacro... pensassero ai loro scheletri negli armadi”

Ha sparato a zero contro tutti i gior nalisti, presenti ed
assenti. Ad alzo zero, anzi, meno uno. Ha detto di aver
querelato Il Centro, che contro di lui si sono scatenati i
poteri forti e che non accetterà di essere processato.
Nessun processo di Chiodimberga. Finora si era difeso il Governatore, adesso ha cominciato ad attaccare, con tutte le sue forze, con l'esercito, l'aviazione, i panzer.
Si è corciato le maniche ed è andato all'assalto, coltello
tra i denti. Dice di essere stritolato tra i poteri forti, e che lui il potere ce l'ha debolissimo. Che si è stancato, che si è nauseato, che non ne può più delle calunnie e delle infamie. Roba da Chiodi, davvero. Prima non aveva risposto alle domande e tutti a dargli addosso. Adesso che ha risposto alle dieci domande, tutti a dargli addosso lo stesso, dicendo che non ha risposto bene...leggi

 

Allarme Papilloma Virus

Varrasso: “C’è chi lo diffonde nella notte”

L'ispettore Varrasso ne era convinto da tempo. La diffusione epidemica del Papilloma virus che da qualche settimana si registrava tra le corsie ospedaliere era dovuta alla perniciosa attività di qualche pirata che voleva incastrarlo e fargli fare brutta figura davanti al governatore. Così l'ispettore per cogliere sul fatto i diffusori del Papilloma si travestì da uomo delle pulizie e percorse di notte in lungo e in largo i corridoi e i sotterranei, soprattutto a Casalena, dove sospettava
che i responsabili si erano rifugiati, facendone il covo
delle loro incursioni notturne. Non c'erano forse stati recentemente dei casi di petrellite acuta? E a che cosa si dovevano quei casi se non a qualche crumiro che intendeva diffondere il morbo. Accompagnato dalla
sua quadra di estintori, in grado di anestetizzare chiunque
col solo sguardo, l'ispettore Varrasso....leggi

 

Crocettizzazione della
cultura teramana

Nicchia su nicchia arriveremo a Roma...

Nella città di Teramo, che cambierà il proprio nome in
Tancredopoli, grazie alla generosità del vero assessore alla culture mecenate, in ogni nicchia si sta sistemando una "coccia" di Crocetti, secondo un preciso piano di "Crocettizzazione" della città. Il fenomeno, sicuramente
paranormale, ha ispirato a Sor Paolo questa riedizione di una celebre canzone popolare, di Antonello Venditti.

All'inizio furono due ed erano abbastanza/ una nicchia, un'altra nicchia e molta fantasia. / E di Crocetti fu così sistemata la prima "coccia", /fra una festa e una piadina di periferia. / E nicchia su nicchia noi arriveremo a Roma, malgrado voi. /A Piazza Dante incontrammo una nicchia / che poveretta era vuota sull'orlo della piazza, / le dicemmo 'Aspetta, ti riempiremo noi, /...leggi

 

Petrella in Trionfo “Bentornato Dottore!”

Roberto Petrella al suo ritorno nel suo principato di Casalena è stato portato in trionfo dalle sue truppe
dopo aver vinto una grande battaglia contro il suo mortale nemico, il Generale Varrasso de' Varrassi, il
quale aveva chiamato a combattere contro di lui truppe mercenarie di ogni risma, circassi, cosacchi, ambrosi,
striglioni e strigliati, tutti imboniti da un Profeta che li incitava alla lotta. Quando portato a spalla dai supporters
e dalle supporters, alcune delle quali incinte, è arrivato davanti al castello, si aperta la camicia sul petto e ha mostrato di essere quel superman che è. La vittoria è stata festeggiata a lungo, con tanto di lancio di
palloncini colorati in aria, mentre giungevano dalle vicine stanze del maniero le grida furiose dello sconfitto,
che si leccava le ferite e se le faceva anche leccare dai tanti lecchini che ha a disposizione. Ogni tanto si sentiva
il Generale de' Varrassi gridare....leggi

 

Crisi al Comune di Pescara

IL POPOLO CHIEDE A GRAN VOCE L’ALLONTANAMENTO DEL SINDACO.

TAFFERUGLI IN PIAZZA TRA I CUMULI DI NEVE SPORCA ANCORA SPARSI OVUNQUE.
I PARTITI DECIDONO NELLA NOTTE DI AFFIDARSI A UN GOVERNO TECNICO PER LA CITTÀ. DOMANI L’INCARICO A ZEMAN.

 

Gatti e rigatti

Corsi e ricorsi, picche e ripicche,
gatti e rigatti. Tanto andò il Gatti
al lardo che finì sullo zerbino. La storia insegna che a tradire non è
solo Jago, qualche volta è anche
Dedesmona, buona emula di
Clitennestra. Le corna si possono
fare anche in politica e dopo avere
a lungo militato in una corrente si
può all'improvviso passare in
un'altra, se si pensa che possa portare più lontano. Quando i congressi sono politici, anzi partitici, e
non carnali o culturali, ci si può
sbizzarrire impazzendo tra le liste
e tra le schede...leggi

 

Duende...tienes duende de verdad

Sarà che io,si sa,sono un impenitente romantico ma mi era subito piaciuto quest'affare de la "Duende". Mejor, quiero decir, que tienes duende… la Duende. No, non sono impazzito, sto parlando di una casa editrice, una bella storia. L'avevo sentito da subito, quando il bel plico del mio amico Simone Gambacorta mi era pervenuto avevo capito. Bellissime conversazioni con Anna Ventura e - scusate ma qui dovrò soffermarmi - con Peppino Rosato… l'uomo che ispirò al sottoscritto, in una caserma della forestale, i primi indegni versi… avevo solo otto anni e ascoltavo la radio. Peppino Rosato però è molto di più, è uno di quei rarissimi esempi di scibile che hanno fatto grande il giornalismo italiano...e la radio di quegli anni... e poi è un poeta sublime, un cantore emozionante, come avvolto nella tunica del grande Cieco. Non basta… la sua satira, le illustrazioni, i suoi pezzi di giornalismo caustico de la Gazzetta del Mezzogiorno...leggi

 

Le cinque piaghe del PD

Nel 1848 venne stampata a Bruxelles, ad insaputa del suo
autore, e l’anno dopo a Napoli, un’opera, intitolata “Le cinque piaghe della Santa Chiesa”, scritta da Antonio Rosmini. In cinque capitoli vengono analizzate cinque piaghe, vale a dire cinque gravi ferite che insanguinavano il corpo (la struttura) di un’istituzione sacra alla cui rifondazione, o quanto meno al cui rinnovamento, il filosofo di Rovereto intendeva dare il proprio contributo. Ho ripreso in mano il libro in questi giorni, perché un’illuminazione improvvisa mi ha fatto balenare una corrispondenza, che spero non risulti blasfema, tra la Chiesa (con la C maiuscola) che Rosmini intendeva riformare, e un’altra chiesa (con la c minuscola) che nessuno sta cercando di riformare, quella del PD .Anche il PD è una chiesa, lo è sempre stato, e nella sua struttura (nel suo corpo) è evidente la presenza ...leggi

 

Hacker su Hacker

Si sono moltiplicati e hanno violato firewall e password non solo dei nostri siti, ma anche della nostra tipografia

La polizia postale non è ancora riuscita a scovare dove si
nascondono e dove operano i due hacker internazionali che
da qualche settimana stanno violando i codici di accesso
alle nostre reti telematiche, non limitandosi a leggere i
testi dei nostri scoop e passarli a miseri quotidianucoli di
provincia. Si divertono anche a stravolgere i nostri articoli
infarcendoli di refusi che i lettori non possono fare a meno
di attribuire a noi e al nostro proto. Il quale è letteralmente impazzito per la rabbia. Avevamo già segnalato che i due hacker sono pericolosissimi, noti a tutto il mondo con il loro nickname: Asterix e Obelix, ma in America noti anche con il nome di Stallio e Ollio, perché sono uno magro magro e l'altro grasso grasso. Pare che stiano cercando di entrare nelle reti di altre testate
giornalistiche...leggi

 

Addavenì Biancone!

L’accorato appello dei teramani è stato finalmente ascoltato: Monti nomina il nostro eroe capo della Protezione Civile teramana

Proprio sfortunato il sindaco Brucchi, che appare come un
punging ball, bersaglio di cazzotti da ogni parte. A detta dei suoi critici, non ne azzecca una. Non si era ancora ripreso dalla botta del teatro che gli si è scatenata addosso
una nevicata da apocalisse, mentre era ancora aperta la ferita delle alluvioni. Il prefetto di Ascoli Piceno ha bloccato la costruzione del nuovo teatro il cui appalto era
ormai in dirittura d'arrivo. All'esultanza di cinquemila firmatari difensori del vecchio stadio comunale sono seguiti gli spernacchiamenti al sindaco che neppure
il comunicato della Straferro ha potuto attenuare. Straferro, infatti, si protesta innocente e senza macchia di camorra, 'ndrangheta, mafia o SCU. Ma niente da fare. Però, forse non tutto il male viene per nuocere
come dimostrano i progetti apparsi su Facebook che riproducono un teatro comunale uguale a quello
sciaguratamente distrutto...leggi

 

Le sette colpe di Brucchi

Anche il piano neve del sindaco Brucchi, come quelli di molte altre amministrazioni locali e perfino quello della protezione civile, viene diversamente giudicato, a seconda della parte politica di chi giudica (come accade sempre in questa nostra Italia), e viene quindi osannato o criticato, osannato dai “laudatores” di professione, criticato da quanti vi hanno ravvisato mende e difetti. Se ne fa un così gran parlare che non ne voglio argomentare anche io, preferendo allargare l’angolo della mia inquadratura e considerare il complessivo
operato del sindaco teramano, potendosi a buon diritto, ad una certa distanza dall’elezione, tracciare un primo bilancio politico. L’immagine che mi figuro nella mente è quella della preda di un grosso serpente boa, identico a quello che tentò Adamo ed Eva, che inghiotte con voracità il malcapitato, per punizione di una serie di peccati, più o meno capitali....leggi

 


Kraken in Histonium
Un racconto di Marco Taddei

Il Sor Paolo, dopo l'apertura a mazzarelle e virtù di primavera, è diventato smanioso come tutti i teramani, s'è staccato dal muro e si è fatto una gita con gli amici alla ricerca di un brodetto di pesce… quella splendida mescolanza di virtù degli orti e del mare. Cerca che ti cerca, sono andati a sbattere in quel di Vasto. Gita fuori porta e fuori mano che ha però portato altre fruttuose
storie, di gemellaggio goliardico. Le cantine di Histonium
pullulano d'ogni umanità e il vino scorre con le storie che
gli avventori si raccontano in regime di clandestina cospirazione. I matti si incrociano sempre, ovunque, si riconoscono e si capiscono, si raccontano le storie vere che i più chiamano leggende. In un bar ecco un giovane ciarpame apparire piegato da alcune decine di secchie di
birra, quelle birre infauste che portano gli occhi a brillare di
una luce che è tra il sangue e la madreperla....leggi

 

Goal e autogoal

Per il sindaco Brucchi si è trattato certamente di un
autogoal. Immagino la sua smorfia quando ha
scorso le righe di un documento che produceva
l’effetto di una scossa tellurica di grado incommensurabile sull’edificio costituito dal sogno di legare il suo nome alla costruzione del nuovo teatro sull’area del vecchio campo sportivo comunale. Sulla
realizzazione di quel sogno aveva puntato tutto,
aveva sfidato molti teramani e cinquemila firme
che richiedevano un referendum. Lasciato a volte
solo dal suo schieramento politico a fronteggiare
difficili situazioni, aveva continuato con cocciutaggine
tutta abruzzese a caldeggiare il progetto e a
immaginare il momento in cui le ruspe sarebbero
entrate in azione. Più si era spinto avanti e più
adesso è costretto ad indietreggiare, sperando che
tutta la questione sia dimenticata in fretta...leggi

 

El Cordobès e il dilettevole giuoco dello Stù

Provate voi a stare sempre sul filo della risata grassa… tentate di sfuggire - con la satira - al destino vostro e mio… poveri illusi, povere pedine di un gioco ormai fuori controllo, senza regole. Il debito sovrano e la finanza,la perdita del posto di lavoro…un gesto estremo che tenta di farsi urlo di disperazione e invece si perde nella babele dei notiziari. Così si vive male, perché la vita è ormai un gioco crudele che non ti lascia scampo. Il ritorno nell'Intimo - in luogo del proiettarsi nell'Universo mondo ormai sull'orlo del baratro - è l'unico rifugio per un fesso che si porta dietro le carte decifrate e non della sua Memoria… pensieri, libri e fascicoli,oggetti carissimi. Dopo averlo girato parecchio questo mondo, el Cordobès - che a dispetto del nome è nato a Teramo per effetto del boom economico ma è di Montorio - vuole sfuggirlo questo mondo e inorridire di questa società...leggi

 

Delitti di segreteria

Ricordo di essermi occupato in questa stessa rubrica,
anni fa e a più riprese, delle disinvolte operazioni di alcuni dirigenti e funzionari della provincia che si attribuivano e percepivano compensi, a diverso titolo ma illegittimamente, come mi veniva segnalato dall’interno dell’ente. Ricordo di essermi a suo tempo stupito, e anche
qualche cosa di più (diciamo scandalizzato?). Ricordo di aver segnalato lo strapotere di un “cerchio magico” che aveva stretto il presidente (e tutta la politica) in una
morsa, relegandolo a semplice esecutore e stravolgendone il ruolo, perché dalla politica quei dipendenti infedeli avrebbero dovuto, appunto, “dipendere” e non, di fatto, darle ordini. Quelli erano i tempi in cui filtrava molta acqua sporca tra i fori di quel colabrodo contabile che fu l’amministrazione D’Agostino
e il Ras della segreteria era il “dominus” indiscusso e perfino temuto. Poi sono successe delle cose...leggi

 

La peste scarlatta e Rosario Livatino

Se avessimo più cura di noi stessi, se davanti allo specchio, al mattino, ci chiedessimo tutti: che cos'è dignità? Forse all'improvviso prenderemmo coscienza. Ci passerebbe davanti un mondo malato, di logiche aberranti. Donne e uomini condannati a vivere una vita non dignitosa, umiliati, cancellati dalla barbarie del profitto che non nasce dal Lavoro ma dallo sfruttamento intensivo e scientifico dell’uomo sull’uomo. La pratica ben sperimentata nei lager della vecchia Europa che innalza a regola la delazione e lo scontro tra disperati... il dramma dell’uomo antropofago di se stesso e dei suoi simili, dei suoi fratelli. Nelle lande più colpite da questa peste... agli estremi confini del mondo immaginifico e digitale che ci
siamo bevuti, milioni di piccole candele si spengono, senza soluzione di continuità, spesso senza raggiungere neanche il primo anno di vita. Vivere in povertà, morire inutilmente, senza dignità...leggi

 

Scoperta l’acqua calda

Come rivelato da un'inchiesta esclusiva de "Il Centro" l'Homo Aprutiensis Herectus circa 500mila anni fa sapeva con certezza come governare il fuoco.

Fulliignu - Noi non facciamo scoops...noi siamo lo scoop... da sempre. Siamo sempre i primi, sempre al centro dei
centri dell’attenzione. Tutte le mattine, da anni ormai, prima ci leggiamo tutti gli altri giornali e poi sforniamo lo
scoop. Insomma, abbiamo inventato l’acqua calda... e continuiamo inperterriti a bollirla. Noi non facciamo mai ribattute... preferiamo darvi tutti i giorni notizie ribollite. Un potente ci chiama, ci spiega bene cosa vuol ottenere... e noi provvediamo, creiamo dal nulla la ormai famosissima ribollita. L’ultima nostra esclusiva, però, le supera tutte... è veramente clamorosa. Abbiamo letto su di un insulso quotidianello di provincia edito a Teramo che ll''Homo Obelliiscus Herrecttus giàmezzo milione di anni fa ribolliva di gran lena, avendo scoperto il fuoco... e quindi l’acqua calda. False affermazioni, false notizie inventate di sana pianta, nel tentativo di avvicinarsi alla luce...leggi

Il Cor(ro)sivo