Un medico
di un consultorio può capire cosa succede nell’utero
di donna o in un feto che vi sia contenuto anche
servendosi della sola palpazione o, se proprio
serve, di una palla di vetro. La domanda che sorge
da questa ipotesi è: perché allora l’autore del
delitto non toglie gli ecografi anche a tutti gli
altri medici, risparmiando così una bella somma? Un
urologo bravo non può fare le sue diagnosi
semplicemente infilando il suo dito nel retto del
suo paziente e palpare una prostata?
Seconda ipotesi. Si ritiene che un ecografo non
serva in un consultorio. E’ un’ipotesi assai
probabile. C’è gente che non crede nella utilità dei
consultori, ritenuti luoghi malsani in cui pessimi
medici praticano pessima medicina, a cui si
rivolgono maniaci e disperati, che non possono o non
vogliono spendere per sapere se sono malati o per
curarsi quando sanno di esserlo. C’è chi ritiene che
andrebbero chiusi e i malati andrebbero curati nelle
strutture ospedaliere pubbliche o in quelle private
e che anche nel settore della sanità vale il
principio che vale di più ciò che costa di più,
quindi la diagnosi fatta da un medico nel suo
studio, pubblico o privato, sia più valida di quella
fatta in un consultorio. Le domande che sorgono
spontanee davanti a questa ipotesi sono: perché
l’autore del delitto (la mancanza di un ecografo nel
consultorio di Casalena) non chiude il consultorio,
ritenuto inutile? Perché non toglie l’ecografo anche
nei consultori di Montorio e di Giulianova? Anzi,
perché non chiude anche questi consultori?
Terza ipotesi. Si ritiene che un ecografo sia
indispensabile, anche in un consultorio, ma non in
quello di Casalena, anche perché se non lo trova a
Casalena, può sempre andare a Montorio, dove ce ne
sono due, o a Giulianova. Perché lo si vuole proprio
a Casalena? Perché non vincere la propria pigrizia e
non andare a Montorio? Sono appena quindici
kilometri e con l’automobile ci vogliono pochi
minuti, se non si ha un’automobile ci si può far
accompagnare da un familiare e se non si ha un
familiare da un amico, o andarci con l’autobus,
basta informarsi degli orari di andata e di ritorno
per e da Montorio. Per andare a Giulianova, c’è
addirittura il trenino e molte più corse di autobus.
Quindi, coraggio, donne e pazienti dei consultori,
un po’ di intraprendenza, diamine!
Quarta ipotesi. Si ritiene che l’ecografo sia
indispensabile anche in consultorio, e perfino in
quello di Teramo, ma si pensa che il suo uso
necessita di un medico bravo, che lo sappia usare e
non sia motivato soltanto dal desiderio di essere
capace di accenderlo e quindi, fino a quando non se
ne avrà a disposizione uno, è inutile dotare di un
ecografo il consultorio di Casalena, anche per non
rischiare di trovarsi di fronte a pessimi usi dello
strumento, a sbagliate letture e diagnosi e quindi
risultare addirittura pericoloso. Questa ipotesi
pone con urgenza una domanda: se si deve giudicare
l’opportunità della dotazione di uno strumento sulla
base delle capacità e delle perizie nell’uso da
parte dell’operatore, a quanti medici chirurghi il
direttore generale e il direttore sanitario delle
Asl (anche e soprattutto quella di Teramo)
dovrebbero sottrarre i bisturi in dotazione?
Quinta ipotesi: Si ritiene che l’ecografo sia
indispensabile anche nel consultorio di Teramo
(tanto che è stato comprato e si attende soltanto
che sia disponibile un medico capace di usarlo e di
garantire sicure diagnosi), ma prima di istallarlo
si attende che si possa essere certi che, sia pure
con il rischio di un inesperto uso, vengano
assicurate in un anno un numero adeguato di
prestazioni, cioè di ecografie, al di sotto del
quale un ecografo non rende per quanto è costato.
Questa ipotesi ci costringe a chiederci quando il
direttore generale e il direttore sanitario
avvieranno un’inchiesta per accertare se tutti gli
altri ecografi della Asl assicurano un numero di
prestazioni adeguato, e rimuoveranno quelli che
dovessero risultare sottoutilizzati.
Cinque ipotesi per un delitto. Ma il delitto rimane
e quando sarà celebrato il processo, perché ad ogni
delitto prima o poi deve corrispondere un processo,
sarò tra quelli, tanti, che si costituiranno parte
civile. |