Identificando la giustizia nella “buona
politica”, e basando la nostra ricerca sulla
consapevolezza della connessione tra il lato
psicomorale e quello politico ne deriva il principio
metodico di leggere prima le lettere grandi,
maiuscole, della polis per essere così facilitati
nella lettura delle lettere piccole (minuscole)
della moralità individuale, sia pubblica che
privata, sia dei cittadini che dei governanti,
questi ultimi sia in quanto cittadini sia in quanto
governanti. Quando si fanno considerazioni generali
sulla “polis” e si esprimono giudizi sull’attuazione
o meno di alcuni principi-valori o si fanno bilanci
complessivi dello “stato dell’arte”, si passa spesso
per moralisti e si viene accusati di operare delle
generalizzazioni o di arrivare a delle conclusioni
senza essersi soffermati adeguatamente sulle
premesse e sui dati. Insomma, si è accusati di
giocare troppo con le MAIUSCOLE.
Bene, poiché anche io non sono rimasto indenne da
queste accuse per ciò che vengo scrivendo in questa
rubrica, credo opportuno, di tanto in tanto,
rinunciare a leggere la realtà scritta in MAIUSCOLO
e provare a leggere quella scritta in minuscolo,
vale a dire passare da una considerazione del
macrocosmo a quella del microcosmo, da una lettura
del generale a quella del particolare. Insomma:
avanti con le minuscole. E’ vero che “de minimis non
curat praetor” (locuzione latina che, tradotta alla
lettera, vuol dire “il pretore non si occupa di cose
di poca importanza” e metaforicamente esprime la
necessità di non attribuire eccessivo valore alle
piccolezze, alle cose di poco conto), ma è pur vero
che, essendo di mattoni costruite le case, non
sempre possiamo limitarci a dar loro uno sguardo
complessivo, dovendo almeno di tanto in tanto
gettarne uno ai singoli elementi dei fabbricati.
Leggendo i fatti politici scritti in “minuscolo” in
questa nostra realtà cittadina, sono subito colpito
da un senso di ambivalenza che li caratterizza.
Ognuna delle cose che sono state realizzate e messe
in atto a Teramo dalla nostra classe politica
presenta contemporaneamente aspetti positivi e
aspetti negativi. Ripromettendomi di tornare in
maniera specifica e più approfondita su ciascuno di
questi fatti, mi limiterò a fare delle
esemplificazioni in alcuni settori, in ogni modo
assai significativi, l’università, l’urbanistica, la
viabilità, la vita culturale, gli enti pubblici o
parapubblici, il mondo del credito,
l’imprenditorialità, la politica industriale e
commerciale, la sanità.
E’ stato un fatto positivo che i nostri politici
abbiano a suo tempo creato una libera università
teramana, che poi abbiano cercato in ogni modo di
statalizzarla e di farla crescere. E’ un fatto
negativo che sia nella prima fase che in quelle
successive la struttura universitaria sia stata
considerata come mezzo per il raggiungimento di fini
politici di scarso profilo, che sia stato praticato
un uso sconsiderato dei corsi di laurea, che per
crescere ci sia basati all’inizio sugli esami
facili, che con la statizzazione sia stata data
dignità accademica a docenti che già avrebbero fatto
fatica ad essere ammessi come discenti in altre
università di maggiore prestigio, che sia stato
consentito, sempre per fini utilitaristici, di
disseminare sul territorio sotto-sedi universitarie,
e che alla fine siano stati commessi tanti errori e
praticate tante disattenzioni da portare questa
stessa università quasi all’estinzione. E’ un fatto
positivo che i nostri politici abbiano dotato la
nostra città di un piano regolatore generale, poi di
una variante, poi di un regolamento edilizio, poi di
un piano particolareggiato del centro storico, ma è
estremamente negativo che nel farlo abbiano lasciato
spazio solo alle esigenze dei privati, proprietari
di aree o costruttori, che hanno redatto regole e
previsioni di piano in base ai loro esclusivi
interessi. E’ accaduto così che i nostri strumenti
urbanistici non hanno mai previsto strade, ma solo
cementificazioni e lottizzazioni.
E’ positivo che siano state realizzate
alcune superstrade, ma è negativo che siano stati
impiegati anni per realizzarle e per correggere
tracciati assurdi, finendo per avere tracciati
ancora più assurdi e già vecchi alla loro
inaugurazione, peraltro nemmeno completati del
tutto. E’ positivo che siano stati avviati piani di
risanamento, ma è negativo che in realtà siano
consistiti solo in sventramenti e snaturamenti del
tessuto urbano. E’ positivo che la sanità abbia
potuto contare su strutture di eccellenza, ma è
negativo che ne siano state lasciate altre in un
notevole degrado e solo per gestire le aziende
sanitarie come strutture di potere clientelari. E’
positivo che siano sorte strutture per le gestione
del credito alle imprese, ma negativo che siano
state finanziate solo imprese “amiche”, positivo che
sia stato costituito un Consorzio Industriale, ma
negativo che lo si sia lasciato languire solo perché
interessati ad affidarne la titolarità agli amici
degli amici. E’ positivo che siano sorte iniziative
culturali, tra le quali il Premio Teramo, ma
negativo che esse in definitiva siano state lasciate
oscillare tra l’indifferenza e una interessata e
“partitica” gestione, senza alcun coordinamento
reciproco. Avanti con le minuscole… c’è ancora tanto
da leggere!
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