La spesa complessiva è di
euro 198.500, di cui solo 51.616 risultano già
erogati e i restanti 146.984 sono ancora da erogare.
Questa è
la classifica:
1° Sandro
Pelillo, euro 35.000 (con 10 incarichi, il primo del
17-12-2010, l’ultimo del 29-4-2011); 2° Franco Di
Teodoro, euro 25.500 (con 6 incarichi, il primo del
10-1-2011 e l’ultimo del 14-6-2011); 3° Carlo Del
Torto, euro 25.500 (con 5 incarichi, il primo del
3-12-2010 e l’ultimo del 21-6-2011); 4° Lucio Del
Paggio, euro 20.000 (con 6 incarichi, il primo del
18-5-2011 e l’ultimo del 14-6-2011); 5° Carmine
Miele, euro 18.000 (con 5 incarichi, il primo
12-1-2011 e l’ultimo del 19-4-2011); 6° Vincenzo
Maurini, euro 10.000 (con un solo incarico, del
6-12-2010); 7° Studio Associato Iadecola, euro
10.000 (con un solo incarico, del 31-3-2011); 8°
Massimo Vitelli, euro 7.000 (con 3 incarichi, il
primo del 27-12-2010 e l’ultimo del 19-4-2011); 9°
Angelita Calandra, euro 7.000 (con 3 incarichi,
tutti e tre conferiti il 20-1-2011); 10° Antonio
Simonelli, euro 7.000 (con un solo incarico del
21-1-2011).
Seguono
in graduatoria: Carlo Scarpantoni (euro 6.000 con 4
incarichi, il primo del 3-12-2010 e l’ultimo il
24-3-2011); Massimo Speca (6.000 euro, 1 incarico);
Luca Di Eugenio e Andrea Sortino (5.000 euro, con
due incarichi); Maristella Urbini e Claudio Annunzi
(5.000 euro, 1 incarico); Gabriella Zuccarini (4.000
euro, 1 incarico); Massimo Vagnoni e Gennaro
Lettieri (3.000 euro con 1 incarico); Luciano Rasola
(2.500 euro con 1 incarico); Giacinta Cingoli e
Guerino Ambrosini (euro 2.000, 1 incarico); Romolo
Di Filippo (500 euro, 1 incarico).
E’ interessante mettere a
confronto questa graduatoria (primo semestre 2011,
direttore generale Varrassi) con quella precedente
(2010, direttore generale Molinari), per “cogliere”
eventuali correzioni di rotta e di orientamento, che
in effetti è fin troppo facile registrare. A parte
la scomparsa dalla lista del 1° della graduatoria
Molinari: l’avv. marchigiano Francesco Ciabattoni,
si registra anche quella di altri professionisti,
quali Antonello Di Biagio (8° nella classifica
precedente), lo studio Gamberini-Gamberini (9° nella
precedente), Pierluigi Mattucci (10° nella
precedente) e altri meno bene piazzati: Divinangelo
D’Alesio, Mario Quinto Lupinetti, Libera D’Amelio,
Simonetta Cocciolito, Cinzia Di Teodoro, Francesco
De Minicis, Luciano Scaramazza. Si registrano,
invece, delle “new entry”, alcune di una certa
rilevanza, quali quella di Lucio Del Paggio, che ci
classifica nella graduatoria Varrassi al 4° posto,
lo studio associato Iadecola (sia pure con un solo
incarico, ma al 7° posto), Angelita Calandra e
Antonio Simonelli (rispettivamente al 9° e al 10°
posto). “New entry” sono anche, sia pure non tra i
primi dieci della classifica, Massimo Speca,
Maristella Urbini, Claudio Annunzi, Gabriella
Zuccarini, Massimo Vagnoni, Gennaro Lettieri,
Luciano Rasola, Giacinta Cingoli e Romolo Di
Filippo. Nella lista Molinari i legali
complessivamente incaricati erano 21, nella lista
Varrassi sono 23.
Lascio al
lettore eventuali considerazioni circa la
composizione della lista, l’appartenenza o meno ad
uno schieramento politico o culturale di
riferimento, il senso di alcune sparizioni e di
alcune apparizioni o di alcune conferme, alcune
ridimensionate, altre più valorizzate. Le conferme
valorizzate sono quelle di Sandro Pelillo (che passa
dal 2° al 1° posto), di Franco Teodoro (che passa
dal 3° posto al 2°), di Carmine Miele (che passa dal
7° al 5° posto), di Vincenzo Maurini (che entra tra
i primi dieci e si porta al 6° posto). Retrocede,
invece, Massimo Vitelli, che passa dal 5° posto
all’8°. Si deve mettere in evidenza come nel
confronto si può prendere in considerazione solo il
posto in classifica, e non anche l’importo
complessivo degli incarichi, in quanto, come ho
precisato all’inizio, la graduatoria Molinari si
estende a tutto l’anno 2010 (meno il mese di
dicembre), mentre quella Varrassi è relativa solo al
primo semestre del 2011 e al mese di dicembre del
2010 (il professionista aquilano fu nominato
direttore generale il 29 novembre).
Una
particolarità: sommando i 250.517 euro che sono
ancora da erogare per le consulenze legali del 2010
e i 146.984 euro che sono da erogare per i primi sei
mesi del 2011, si ottiene la ragguardevole cifra di
391.801. E’ una cifra enorme, relativa alle sole
spese per i propri legali. Ma non tutte le cause
sostenute saranno state vinte, quanti euro si
dovranno versare alle controparti che hanno avuto la
meglio in giudizio? Un interrogativo: non conviene
alla Asl dotarsi di un “serio” ufficio legale,
invece di predisporre, come ha fatto, un elenco di
229 avvocati da cui attingere, senza peraltro un
definito criterio di assegnazione di incarichi
legali? |