Il corrosivo del  2 novembre 2010

      

      E’ da qualche tempo che sto cercando di memorizzare, luoghi, persone e detti. Sto prendendo appunti. Sto scrivendo indici. Quando arriverà il momento, voglio essere pronto. Non voglio farmi cogliere impreparato. Voglio essere all’altezza della situazione e ricordare. Ricordare bene. Che cosa? Quello che diranno, quello che faranno, dove si collocheranno coloro che, dopo essere stati berlusconiani e averne tratto grandi vantaggi, anche quelli che non sono arrivati a conseguire veri e propri profitti di regime, ma ne hanno comunque beneficiato, diranno “non” di non esserlo più, ma non di “non” esserlo mai stati.

      Saranno centinaia, forse migliaia, quelli che diranno che loro con il berlusconismo non ci avevano avuto mai a che fare, che, anzi, erano stati sempre anti-berlusconiani e nell’antiberlusconismo imperante (perché impererà), avranno perfino la faccia tosta di chiedere e ottenere qualche onorificenza. Prenderanno, tardivamente, ma mostrando di esserlo stati fin dalla prima ora, la tessera da antiberlusconiani e riceveranno qualche medaglia da parte del costituito C.A.B. (Comitato Anti Berlusconiano) o del C.N.L. (Comitato di Liberazione dal Berlusconismo). Non è successo lo stesso quando cadde il fascismo? Quanti, che erano fascisti (e che fascisti!), che con il fascismo non si erano limitati a convivere, ma ci avevano campato o ci avevano fatto carriera, dopo la caduta del fascismo ebbero il coraggio di dire “non” di non essere più fascisti, ma di “non” esserlo mai stati, anzi, di essere stati sempre contro, “anti”. E non solo lo dissero, ma furono anche creduti e ricevettero lodi, e presero la tessera di antifascisti e molti ricevettero medaglie e altre onorificenze da parte del C.A.F (Comitato Anti Fascista) e dal C.N.L. (Comitato Liberazione dal Fascismo).

       Non si limitarono a questo: presero a rimproverare ad altri di essere stati fascisti e soprattutto di esserlo ancora e così, per impedirgli di continuare a dire di esserlo (ma lo dicevano soltanto, mentre a continuare davvero ad esserlo, nei fatti, erano loro) fecero una legge che puniva penalmente la ricostituzione del fascismo e anche il solo dire di volerlo ricostituire. Così prepariamoci: molti dei berlusconiani di oggi, non solo di base, ma anche di vertice, pur continuando ad essere berlusconiani di fatto, diranno di non esserlo e di non esserlo mai stati, anzi, di essere sempre stati antiberlusconiani e faranno una legge per impedire la ricostituzione del berlusconismo e perseguire penalmente anche coloro che si limiteranno a dire di volerlo ricostituire e non faranno nulla di concreto per ricostituirlo. Ecco, in quel momento, quando questo avverrà, vorrò vederli negli occhi, uno per uno… per vedere la loro faccia e capire così com’era la faccia di Caino quando uccise Abele e quella di Bruto quando affondò la sua lama nel ventre di Cesare.

        Vorrò vedere, imprimermi bene in mente la loro faccia, quando diranno, diranno e diranno… quando diranno di essere stati sempre “anti”, dimenticando e riuscendo a far dimenticare qualche loro richiesta di adesione al berlusconismo. Sapete di quanti, anche a Teramo, che dicono di essere sempre stati antifascisti e di aver subito il fascismo e di essere stati epurati e di aver sofferto, io ho trovato in qualche fascicolo degli archivi che consulto per studio e per lavoro richieste scritte di adesione al Partito Nazionale Fascista, non accolte, ma anzi respinte per indegnità dei richiedenti? Bene, chi studierà tra cento anni fascicoli e documenti ne troverà di analoghi: richieste di iscrizione, o di favori, chiesti e ricevuti, di prebende e di onorificenze avanzate da persone che poi, a berlusconismo caduto, avranno vantato meriti non meritati. Fatelo anche voi. Non fate elenchi chilometrici come i miei.

        Basta solo una piccola lista. Qualche nome appena, di quelli che conoscete, che sono accanto a voi, che ancora adesso, dopo il venticinque luglio del berlusconismo e alla vigilia del suo otto settembre, ancora si mostrano berlusconiani e dal berlusconismo traggono vantaggio, ma sono pronti già a trarne ugualmente dall’antiberlusconismo che seguirà. E, poiché ogni regime ha una fase finale definibile con l’espressione “ultima raffica”, vedrete che anche il berlusconismo avrà una sua repubblica di Salò, che so, una repubblica di Arcore, e molti che ne faranno parte anche loro vorranno poi accreditarsi, riuscendoci, come antiberlusconiani. Ci riusciranno perfino quelli che accompagneranno il dittatore nel suo ultimo tentativo di salvarsi ritirandosi non in Valtellina, quello cercò di farlo Mussolini, ma che so, ad Antigua.

        Ecco, io sono pronto. Quando sarà il momento, consulterò il mio indice e sarò certo di individuare coloro ai quali potrò rivolgermi dicendo loro in faccia che non sono degni di essere considerati uomini.