Il corrosivo del 7 luglio 2009

E’ legittimo, sul piano etico-politico, che Maurizio Brucchi, che non ha ancora finito di sedersi sulla sua poltrona di nuovo sindaco di Teramo, abbia già dato inizio alla campagna di guerra per la riconquista del Regno del Ruzzo? E’ legittimo, sia sul piano delle considerazioni generali che su quello delle considerazioni particolari, ma con una premessa. La legittimità si basa sulla prassi, ormai consolidata, che vuole la politica impegnata ad occuparsi di tutto, anche di ciò che non dovrebbe, e che considera molti enti, che la politica non dovrebbe gestire, come terreno proprio e specifico della politica. Così che alla politica e alla gestione dei politici non sfugge quasi nulla, nemmeno le risorse elettrice, idriche, umanitarie… Dunque, fatta questa premessa, e ormai costretti ad arrenderci all’idea che la politica si occupi anche della distribuzione del vino e dell’acqua, consideriamo legittima sul piano generale la guerra che Maurizio Brucchi intraprende per la riconquista del Ruzzo, che è un consorzio nel quale sono rappresentati enti tra i quali i comuni, e in base ad una rappresentanza politica. Poiché in questo ente consortile le rappresentanze sono determinate dalle maggioranze che si determinano nei comuni, quando queste maggioranze mutano, e in maniera rilevante, è legittimo, e perfino naturale, che ci sia chi intende farle valere per un riequilibrio delle rappresentanze e delle loro proporzioni reciproche. Perché attendere? Tanto vale provare subito a far valere il principio di una fotografia maggiormente corrispondete alla realtà dei fatti. Sul piano particolare la legittimità è parimenti sancibile, perché pochissimi giorni prima delle elezioni il centrosinistra teramano, con una decisione sicuramente malandrina e furba, ha proceduto ad una specie di colpa di mano, affrettandosi a rinnovare tutto quanto poteva essere rinnovabile sulla base degli equilibri esistenti, proprio per anticipare le mosse di chi avrebbe potuto accampare nuovi diritti, basati sui risultati elettorali. Perché, allora, meravigliarsi, se a qualche giorno dalle elezioni, e a nuovi equilibri usciti dalle elezioni, il centrodestra decide di passare subito all’incasso? La stessa cosa, passare subito e anzi tempo all’incasso, è stata fatta dal centro-sinistra. Così chi pochi giorni prima delle elezioni, chi pochi giorni dopo, le due parti in commedia hanno svolto compiutamente il loro ruolo e rappresentato sulla scena quanto si trovava scritto sul copione. Su chi poi avesse scritto il copione, questo è un altro discorso. Ma nemmeno troppo complicato, perché sappiamo bene chi è scrive i copioni per coloro che poi sono chiamati ad interpretarli, ciascuno per il proprio ruolo e per la propria parte in commedia. E la campagna di guerra per la riconquista dl Ruzzo non è la sola che si apre da parte dei novelli napoleonidi, sempre in cerca di qualche cosa da conquistare o da difendere dalla rapace conquista altrui. Vedremo tra breve aprirsi nuovi fronti di guerra e scendere in campo diversi manipoli di prodi, tutti resi ardimentosi dalla vittoria e tutti desiderosi di avere per sé un buon bottino di guerra. Niente di nuovo. Perfino gli imperatori romani, e anche quelli di grande spessore, come Augusto, erano soliti spartire tra i capi dei loro eserciti, e perfino tra i semplici militi, le terre strappate ai nemici.