Il Corrosivo del 17 marzo 2009

La politica senza etica. Senza etica politica.  E’ così che considerano la politica quanti si affannano in questi giorni a cercare una candidatura in questa o in quella lista, non importa quale, senza alcun principio etico che guidi l’aspirazione, che sarebbe legittima se guidata da nobili ideali ed è invece illegittima perché non basata su una doverosa e veritiera valutazione dei propri reali meriti e dei propri reali limiti. L’obiettivo non è quello di contribuire alla soluzione dei problemi della città, la polis, ma quello di soddisfare le proprie ambizioni personali, in una vocazione all’esserci, in un estremo slancio verso la visibilità. Tutto così, senza pudore, senza candore, senza coscienza. Questo spiega come si propongono come candidati personaggi sconcertanti, di poca o nessuna affidabilità, di poca o nessuna capacità, anzi, di provata pochezza e di nessuna rilevanza. Fate un gioco. Provate ad elencare i nomi dei quaranta cittadini che voi pensate siano i migliori e i più adatti ad amministrare la cosa pubblica. E’ a loro che voi affidereste il compito difficile di fare delle scelte importanti per il bene comune. Scegliete il metodo che preferite o che ritenete sia il più adatto. Elencate i quaranta nomi indicando il miglior cittadino categoria per categoria, il migliore di ciascuna categoria: artigiano, avvocato, ingegnere, medico, insegnante. Oppure basate l’elenco su un’indicazione del migliore in ciascuna classe di età: i ventenni, i trentenni, i quarantenni, e se, vi piace, perfino tra i novantenni, e sia donne che uomini. Oppure, scegliete i vostri migliori quaranta indicandoli in base al loro nome: il migliore tra quanti hanno il cognome che comincia per A il migliore tra quanti hanno il cognome che comincia per B, e così via. Insomma, servitevi del criterio che preferite, ma indicate i migliori quaranta, non i vostri amici, i vostri parenti, gli amici dei vostri amici o quelli che vi vengono indicati o raccomandati da coloro che hanno un’influenza su di voi o del cui favore avete bisogno. Dopo aver redatto il vostro elenco, confrontatelo con quello che emerge dalla lettura dei giornali locali in questi giorni. Quanti di questi ultimi compaiono nel vostro elenco di migliori ? Vedrete che avrete delle sorprese, E incredibili. Perché i nomi che circolano lasciano chiaramente intravedere che non si tratta di cittadini “migliori”, anzi, al contrario, qualcuno risulta nell’elenco possibile dei cittadini “peggiori”, che hanno già dato  non il meglio, ma il peggio di sé.  Cittadini che hanno militato in cento partiti ed espresso in passato cento posizioni culturali ed ideologiche diverse, altri che hanno partecipato al banchetto della politica dovendosi accontentare delle briciole ed adesso sperano di potersi sedere finalmente a tavola. Cittadini che hanno sempre mostrato di pensare ai propri interessi e che risultano incredibili quando si ostinano e si affannano a ripetere di voler pensare agli interessi di tutti. Cittadini che hanno appena imparato a leggere e a scrivere (qualcuno non ha imparato nemmeno quello), che pensano di avere il diritto, e perfino il dovere, di sedersi sui banchi del consiglio comunale con il compito di fare le scelte strategiche più importanti per l’avvenire della nostra città. Politica senza etica, dicevo all’inizio. Aggiungo, e in parte mi correggo: politica senza decenza, in cui il vizio è un’arte e la virtù una rarità, e in cui sono loro, gli indecenti, a correre di più… verso il nulla, come se fosse il tutto