Il corrosivo del 6 gennaio 2009

In qualunque modo considero la cosa, e da qualunque verso, la mossa dell’ex-ex sindaco di Pescara D’Alfonso mi pare una furbata, della peggiore specie.  Nell’ultimo giorno utile,proprio quello, ha ritirato le sue dimissioni, ma si è autosospeso, consegnando le chiavi dell’amministrazione al vice-sindaco. La vicenda DAlfonso continua ad avere del paradossale, con atti giudiziari effettivamente controversi (e mai gli atti giudiziari dovrebbero esserlo), che prestano il fianco a più di una critica, perché interpretabili in diversi modi. E, in effetti, sono stati interpretati in diversi modi, del tutto contrastanti. L’atto con il quale è stato scarcerato D’Alfonso è stato salutato dai suoi amici come una vittoria, ma è stata interpretato dai suoi detrattori come una conferma delle accuse. Lo stesso giudice che lo ha scarcerato lo ha rimesso in libertà confermando l’impianto accusatorio, scrivendo che il quadro indiziario risulta ancora più pesante. Alcuni hanno interpretato così la cosa: D’Alfonso è stato scarcerato perché, essendosi dimesso, non poteva più inquinare le prove, uno dei motivi per i quali in Italia si può essere incarcerati preventivamente, ancor prima del giudizio finale di condanna. Chi esponeva questa interpretazione oroscopava che D’Alfonso non avrebbe ritirato le dimissioni per non esporsi al pericolo di essere arrestato di nuovo, in quanto sarebbe tornato in possesso, come amministratore del comune, della potenzialità di tornare ad inquinare le prove. Potenzialità che è stata scongiurata con il ritiro delle dimissioni, accompagnato dall’auto-sospensione. Insomma le ha ritirate ma è come se non le avesse ritirate. Non le ha ritirate, ma è come se le avesse ritirate. Ecco perché ho parlato di furbata, perché la mossa sembra una furbata dettata da logiche di interessi di partito.  Non è, infatti, senza importanza il periodo in cui si tornerà a votare a Pescara e, soprattutto, in quali condizioni politiche. In queste mosse politiche e contropolitiche, con le dimissioni dalle dimissioni, è evidente che nessun ruolo viene esercitato dall’etica, che invece dovrebbe rivestire quello più importante. Nessuna delle parti in causa esce bene, nemmeno la magistratura, che sembra aver pasticciato e non poco in una vicenda ancora assai oscura. I partiti e gli apparati hanno fatto il resto, mentre, al contrario, ci sarebbe bisogno in Abruzzo di linearità e di chiarezza. Chi ha perso tempo come me a leggere attentamente gli atti con i quali D’Alfonso prima è stato incarcerato e poi è stato scarcerato non può non rimanere sconcertato, sia di fronte al loro tecnicismo formale, che suona un atto dispregio perfino della logica comune, sia di fronte al contorcimento specioso di alcune considerazioni paragiuridiche, con le quali chi firma l’atto va sicuramente oltre i confini che gli sono leciti e consentiti, impantanandosi nel fango di affermazioni extra-giudiziali. Ma, al tempo stesso, non può non rimanere sconcertato anche da molte delle valutazioni politiche di parte, del tutto immotivate, che di quegli atti giudiziari sono state date, arrivando a sostenere, in alcuni casi, l’esatto contrario di quello che chi aveva firmato l’atto intendeva dire. Il ritiro delle dimissioni di D’Alfonso non semplifica le cose ed è falso sostenere che la città di Pescara e i cittadini di Pescara ne trarranno beneficio perché si potrà andare alle elezioni, in ogni caso anticipate, senza passare attraverso una fase di commissariamento. Io ritengo che a Pescara e ai pescaresi fosse più utile un commissario che un vicesindaco dimezzato. Se c’è qualcuno a cui un sindaco che non è sindaco, e che non potrà considerarsi del tutto legittimato a fare il sindaco, è utile è il Partito Democratico, che, evidentemente, spera che il tempo possa ridurre l’esito negativo del disastro sul piano elettorale. Molti in quel partito ancora sono rammaricati, ipotizzando che se fosse passato più tempo dall’arresto di Del Turco, forse Chiodi non avrebbe vinto così facilmente. Ma se il Partito Democratico spera di risolvere con queste farneticazioni i propri problemi…